Un vocabolario che chiarisce, in maniera sintetica e profonda al tempo stesso, tutti i termini legati alla violenza maschile, questo è “Lessico familiare. Per un dizionario ragionato della violenza contro le donne”. Una raccolta di tutti quei termini che spesso sentiamo pronunciare nei media, per strada – machismo, femminismi, centro antiviolenza, differenze di genere, ecc – ma che troppo spesso vengono dati per scontati, e di conseguenza vengono privati di quella profondità che permette di comprendere il fenomeno della violenza maschile sulle donne. Le autrici hanno voluto mettere l’accento sull’importanza che le parole ricoprono nel definire la nostra realtà, sul loro ruolo di rendere nominabile ciò che prima non aveva definizione, esattamente come è stato il caso della parola femminicidio. “Dare nome vuol dire non solo dare voce ma anche far esistere, ed è da questo statuto di esistenza che si può procedere per attivarsi e prendere coscienza, posizionarsi contro”. “In “Lessico familiare”, sono stati sviluppati i termini collegati alle numerose forme di violenza che colpiscono le donne, le parole dell’oppressione, le categorie usate a livello internazionale e le risposte dell’intervento e della prevenzione” proprio per sottolineare e diffondere l’importante lavoro svolto nell’ormai trentennale percorso dei movimenti per le donne che “ha costruito un linguaggio ed un sapere dai quali oggi non si può più prescindere”.