L'arte non è solo bellezza: è storia degli uomini e del loro percorso di liberazione e di presa di coscienza del mondo e della società. Per questa ragione le opere d'arte non sono solo "pezzi da museo" o, peggio, oggetti di consumo di quella che viene chiamata l'industria culturale. E studiare l'arte e visitare le sue espressioni serve a diventare cittadini. Amare l'arte non significa occuparsi dei gingilli dei ricchi, ma di un patrimonio culturale comune, che appartiene anche a chi non ha nulla. Un patrimonio grazie al quale scoprire che è esistito un passato diverso, e che dunque sarà possibile anche un futuro diverso. Da questa consapevolezza nasce il libro di Andrea Bigalli e Tomaso Montanari. Una finestra - con fotografie a colori - su venti splendide e vere "grandi opere" del nostro Paese, una per regione e lungo venti secoli, spaziando da Masaccio ai murales di Orgosolo, dall'Abbazia di Novalesa a Giotto, dai Bronzi di Riace a Carlo Levi.
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