LA FAMIGLIA NELLA CRISI ADOTTIVA Minorigiustizia n. 2/2020
l'obiettivo di questo volume è quello di analizzare nel dettaglio alcuni di questi aspetti, per mettere in luce i diversi elementi di evoluzione delle vicende adottive, la criticità, e le risorse dei protagonisti e dell'ambiente sociale (come la scuola), le strategie di intervento delle istituzioni e degli operatori nella costituzione di adozioni "sostenibili".
La "crisi" della relazione affiliativa, sintomo di un disagio suscettibile di rielaborazioni e trasformazioni, si differenzia dal "fallimento" che si caratterizza per esiti evolutivi negativi, verso la rottura, transitoria o definitiva, del legame. Definire i diversi contorni di significato dei due termini è necessario per evitare il rischio che dall'indeterminatezza concettuale derivi l'inadeguatezza degli interventi utili per affrontare situazioni familiari compromesse. Le cause che rendono difficile e talora impossibile il processo di costruzione della filiazione adottiva sono esaminate a partire dalla necessità che, sin dall'iter preadottivo si imposti e si condivida, tra gli operatori e la coppia, una riflessione sulle aspettative e le immagini idealizzate del bambino desiderato e atteso; ben diverso da quello con cui la coppia, dovrà confrontarsi, un bambino reale, portatore di un passato doloroso e di inaspettati rifiuti delle relazioni affettive. Nella loro vita comune genitori e bambini devono continuare ad essere affiancati, in un duraturo rapporto di fiducia, da operatori consapevoli e capaci di individuare precocemente segnali di rischio e di sostenere tempestivamente le risorse esistenti.
Dei possibili interventi di sostegno e di cura, nella loro varietà di pensiero teorico e di prassi organizzative, rendono conto le esperienze descritte e discusse in modo approfondito in questo fascicolo.