Immigrazione

STRANIERI E REPRESSIONE PENALE I soggetti e le istituzioni

Autore: di Roberto M. Gennaro
Anno: 2012
Editore: Franco Angeli
Pagine: 256

Il sempre più deciso ricorso a strumenti repressivi nella gestione dei processi migratori, in particolare nell'ultimo decennio, ha evidenziato la debolezza dei tradizionali strumenti dello Stato di diritto dinanzi all'esigenza di governare la crescente complessità delle società globalizzate. La prevalenza delle istanze di ordine pubblico (e l'assenza di un programma di gestione nel lungo periodo) non ha tuttavia consentito di contenere l'afflusso di migranti, rendendo estremamente fragile l'equilibrio fra autoctoni (in particolare gli appartenenti alle classi più povere) e stranieri. Il profondo mutamento registrato nella percezione sociale dello straniero discende anche da una sommaria associazione fra clandestinità e insicurezza urbana e dalla crisi del sistema di welfare state, incapace di soddisfare l'accresciuta richiesta di solidarietà. Il prodotto finale di tali condizioni è una ricostruzione "emotiva" ed estremamente frammentaria dei diversi profili giuridici e sociali dell'immigrazione, in cui il contrasto della clandestinità è il tema principale delle politiche migratorie e la sicurezza urbana è il nodo della transazione elettorale fra politica e cittadini.
Questo bisogno di sicurezza è stato soddisfatto ricorrendo in modo sempre crescente alla sanzione penale, attribuendo di fatto al sistema repressivo la funzione di strumento primario di gestione e controllo dei processi migratori. L'effettività dell'intervento repressivo dipende, però, dalla reale possibilità di contrasto del fenomeno che si vorrebbe controllare, dalla disponibilità dei mezzi occorrenti per fronteggiarlo e dall'efficienza e dalla coerenza del sistema stesso nel perseguire i suoi fini. Sussistono numerose buone ragioni per ritenere che nessuna di queste condizioni sia attualmente soddisfatta, né potrà esserlo in un futuro prossimo. Sembra più verosimile ipotizzare che questa decisione condurrà a un'ulteriore dilatazione della sfera del penalmente rilevante, costringendo il diritto penale entro una sempre più sbiadita dimensione meramente simbolica.
L'intento di questo lavoro è quello di analizzare, anche attraverso rilevazioni empiriche, i rapporti che si instaurano fra gli attori del sistema e gli immigrati, cercando di capire quali sono i percorsi che, attribuendo contenuti concreti alle norme, definiscono di fatto le direzioni verso cui si muove l'intero sistema.

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