30 ottobre 2017 ore: 14:43
Disabilità

Disabilità e terremoto: consegnata a Montereale la casa di Aurora

I giovani de “La Via del Sale Onlus” sono riusciti a realizzare e donare alla famiglia della ragazzina disabile “una vera abitazione, garantita per tutta la vita, sottraendo tutto il nucleo familiare ai disagi della vita in roulotte”
Casa di Aurora
Casa di Aurora

- MONTEREALE (AQ) - “Nella vita di una persona sono davvero pochi i giorni straordinari. Ecco, sabato per noi è stato uno di quelli. Perché sì, lo abbiamo fatto: siamo riusciti a costruire una casa vera per una ragazzina con disabilità, colpita dal terremoto e che ha vissuto per oltre un anno in una roulotte. Non una casetta provvisoria, ma una casa garantita per tutta la vita, realizzata grazie alle donazioni che abbiamo ricevuto da tutta Italia. E’ senza dubbio la cosa migliore che abbiamo fatto”.
In realtà i ragazzi dell’associazione “La Via del Sale Onlus” di cose di cui andare fieri ne hanno diverse: 31 casette su ruote consegnate in un anno ad altrettante famiglie che hanno potuto abbandonare roulotte o rifugi d’emergenza, 5 strutture provvisorie in fase di rientro e di riassegnazione, cifre importanti raccolte attraverso le donazioni e ridistribuite per gli aiuti, bandi sociali, come quello che ha dato slancio alla riapertura della storica macelleria di Arquata del Tronto. E sabato scorso la consegna delle chiavi della “Casa di Aurora”, il sogno, diventato progetto, che li ha visti impegnati per mesi.

Valerio Capraro era stato il primo ad accedere al terreno della famiglia della ragazzina ed è stato lui, sabato, a consegnare le chiavi direttamente nelle sue mani. “Siamo partiti da zero, da un terremo incolto – racconta - e abbiamo costruito una casa definitiva per la bambina e la sua famiglia che così possono lasciare, dopo 14 mesi, la roulotte. Un progetto grande, che come tutti i progetti grandi dà grande soddisfazione ma incontra anche grandi difficoltà”.
La prima richiesta di aiuto era arrivata dalla famiglia di Aurora che avrebbe voluto una delle casette mobili distribuite dai ragazzi. “Ero stato proprio io a fare quel sopralluogo – ricorda Valerio – ma avevo visto subito che sarebbe stato impossibile consegnare il modulo: per accedere al loro terreno bisognava passare per un vicolo largo non più di 2 metri e mezzo, mentre le ‘nostre’ casette su ruote sono larghe almeno 3. E’ stato così che abbiamo pensato: portiamo loro una casa vera smontata e montiamola sul posto”.

Tanti gli step da superare: dalla raccolta dei fondi necessari, circa 85 mila euro, ai numerosi permessi. “Ci sono stati momenti davvero impegnativi – racconta Valerio – ma alla fine ce l’abbiamo fatta anche grazie alla collaborazione della stampa, e di servizi come il vostro, che ci hanno permesso di arrivare al cuore delle persone. E grazie all’impegno del sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, che ci ha dato un aiuto gigante, facendoci ottenere i permessi comunali velocemente e dandoci una mano con le pratiche da inoltrare al Genio Civile dell’Aquila. Tutto questo ci ha dato la possibilità di consegnare la casa di Aurora in tempi relativamente brevi e, soprattutto, prima dell’inverno. Un altro inverno in roulotte, per loro sarebbe stato davvero molto complicato”.

La base in cemento armato e il resto in legno, i 66 metri quadrati dipinti di un rosa acceso appartengono a una struttura “di primissima qualità, garantita, costruita da una delle aziende italiane di punta - spiega Valerio – e la consegna delle chiavi è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Uno di quelli che non dimenticherò”.

Aurora, 15 anni e una grave disabilità, è andata a vivere nella nuova casa con i genitori e il fratellino più piccolo (8 anni). Per tutti loro, adesso, i giorni hanno una pendenza diversa. “La situazione generale – spiega Valerio - è un po’ migliorata: non riceviamo più la quantità di richieste che ricevevamo prima e che erano al ritmo di una al giorno, e quelle che arrivano non riguardano più persone in situazioni estreme. Fortunatamente, poi, i bambini disabili non vivono più nelle roulotte o nelle baracche ma hanno ottenuto tutti un’adeguata sistemazione”.

“E’ stata una soddisfazione grandissima – racconta Eleonora Rossetti, responsabile della comunicazione della Onlus – eravamo ubriachi di felicità. Guardavamo la casa di Aurora stupìti per essere riusciti a regalarle un’abitazione del genere. Riuscendo, inoltre, a garantire a una famiglia una casa vera con una spesa minore di quella sostenuta dalla Stato per costruire le abitazioni provvisorie”. (Teresa Valiani)

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