28 maggio 2016 ore: 16:39
Immigrazione

“Superare i conflitti che generano rifugiati”: per Bodrini è la priorità

Intervento durante il terzo vertice dei presidenti dei Parlamenti dell’Unione per il Mediterraneo a Tangeri: “, investire in un piano strategico per il Mediterraneo e l'Africa, perché se non interveniamo per stabilizzare questa regione saranno gli altri Paesi a destabilizzare noi”
Oxfam Oxfam - rifugiati siriani

Foto: Oxfam

ROMA – “L'Europa dovrebbe fare due cose: impegnarsi in maniera prioritaria per superare i conflitti che generano rifugiati (Siria, Iraq, Corno d'Africa). E poi, con una visione a medio e lungo termine, investire in un piano strategico per il Mediterraneo e l'Africa, perché se non interveniamo per stabilizzare questa regione saranno gli altri Paesi a destabilizzare noi. Ma noi riusciremo a fare ciò solo se l'Europa parlerà con una sola voce, non con ventotto”: così la presidente della Camera Laura Boldrini è intervenuta oggi al il terzo vertice dei presidenti dei Parlamenti dell’Unione per il Mediterraneo a Tangeri. Questa la sua analisi: “Da qundo esiste l'Assemblea dei Parlamenti dell'Unione per il Mediterraneo, questo è il momento più critico, più difficile e più pericoloso per la nostra regione. Non possiamo ignorare che viviamo un tempo in bilico, colpito da minacce di vario tipo. Quella terroristica, che fa proselitismo sul web e non ha frontiere, che colpisce in Europa ma ancora di più colpisce la sponda sud. Poi viviamo il problema radicalizzazione dei nostri giovani: stiamo assistendo alla islamizzazione del radicalismo che esiste perché esiste diseguaglianza. Un'altra minaccia è il cambiamento climatico, e anche quello non ha frontiere”

box Per quanto riguarda infine il flusso dei rifugiati, “cartina di tornasole sul funzionamento dell'Unione europea, questo sarebbe gestibile perché rappresenta lo 0,2% complessivo: se ci fosse la disponibilità di tutti gli Stati non sarebbe un problema in un'area di 500 milioni di abitanti. Invece, solo una manciata di Paesi, tra quelli di approdo e di accoglienza, sono disponibili. E gli altri 23? Ringrazio la sponda sud del Mediterraneo che ospita milioni di rifugiati e gli amici in Libano, in Giordania, in Turchia che fanno da cinque anni uno sforzo enorme. In Europa c'è chi dice che abbiamo poche risorse e dobbiamo usarle per i nostri cittadini. Chi dice questo ha molto consenso e vince le elezioni, ma inganna l'opinione pubblica dicendo il falso”.

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news