Baratto contro la crisi, a Palermo parte il "baby swap"
Vestitini
Dalla fiera del baratto e del riusato di Vicari (Palermo) nasce anche Bandabaratta: un gruppo indipendente ed informale di persone che ha come obiettivo quello di diffondere la pratica del baratto e far crescere questa rete di barattatori e barattatrici, artigiani, produttori e artisti attraverso numerose attività sul territorio palermitano e siciliano. La Bandabaratta è aperta a tutte le realtà locali che si vogliono avvicinare a questo “altro” modo di fare economia nell'ottica del ‘Riuso, del Ricreo’e del Mercanto’. Una volta al mese Bandabaratta organizza delle piccole fiere come quella che si è svolta sabato scorso in via Alloro a Palermo in cui si sono barattati prevalentemente oggetti per bambini: libri, giochi e vestiti.
Inoltre, il baratto di alcuni oggetti nelle piazze è stato autorizzato da alcune settimane pure dal comune di Palermo. Il comune ha infatti permesso lo svolgimento di un vero e proprio mercatino dell’usato che si svolge nello storico quartiere dell’Albergheria dove si pratica il baratto di vestiti e oggetti della natura più varia. Lo scambio delle merci all'interno del quartiere Albergheria di Palermo può diventare in questo modo una risorsa regolamentata e un modello da riproporre in altre parti della stessa città. Con il provvedimento del 2 aprile scorso, infatti, il sindaco Leoluca Orlando ha individuato due aree da dedicare al commercio e al baratto dell'usato: la zona A che si estende tra la via Ritiro S. Pietro, la via Corrado Avolio e la via Tommaso De Vigilia e la zona B tra la via Giovanni Grasso, la piazza S. Pasquale ed “area di sedime”. Queste due aree saranno attive dalle 8 alle 14 di ogni venerdì, sabato e domenica per un mese in via sperimentale. L'ordinanza sindacale è il risultato di un percorso avviato già lo scorso anno dalla Giunta comunale che aveva incontrato i cittadini della zona, alcune associazioni, rappresentanti dei commercianti. Nel corso degli incontri era emersa la necessità di regolamentare le aree cittadine preposte alla vendita e al baratto dell'usato.
“L'attività svolta all'Albergheria - si legge nel provvedimento - ha assunto caratteristiche tali da divenire punto di riferimento cittadino per coloro che intendono disfarsi di oggetti usati, ma tale attività si è sempre più estesa provocando disagio ai cittadini della zona e disagi alla circolazione”'. Da ciò il comune ha, quindi, individuato le due aree destinate al mercatino del baratto, auspicando che “ciò possa dare la possibilità a quanti vogliano vendere in modo regolare di farlo all'interno di aree ben precise, senza arrecare disturbo ai residenti e scoraggiando comportamenti o atti non in linea con la legge. Al termine di questo primo periodo sperimentale si procederà ad una valutazione dell'iniziativa e quindi ad una sua eventuale proroga con eventuali modifiche che tengano conto dei risultati raggiunti”. (set)