Disabili, a Palermo una fattoria sociale specializzata in latte d'asina
bo0lPALERMO – Dodici giovani con disabilità, di età compresa tra 18 e 35 anni, lavoreranno all’interno di una fattoria sociale di Termini Imerese (Pa) specializzata in latte d’asina. Il progetto si chiama “El burrito”, è stato finanziato dalla Fondazione con il sud e promosso dalla cooperativa sociale termitana “Area azzurra Arl”. Presentato ieri all’interno dell’istituto sperimentale zootecnico della Sicilia di Palermo, avrà la durata di quattro anni. Lo scopo è quello di inserire le persone disabili all’interno di un contesto lavorativo, migliorando in questo modo le loro capacità cognitive, comportamentali e di crescita personale e professionale dei giovani e valorizzando la loro partecipazione attiva come importante risorsa per la società. Tra le attività previste ci saranno anche le interazioni con le asine (onoterapia) come il trekking a dorso d’asino e l’onodidattica.
Per la realizzazione del progetto l’ente si è avvalso della collaborazione con altre realtà sia pubbliche che del privato sociale: Asp 6, i comuni di Termini Imerese e di Sciara, l’istituto sperimentale zootecnico di Sicilia, il Consorzio nazionale allevatori di asini, la Società Asinomania Latte Sas, La cooperativa sociale BenEssere, l’associazione Agsas onlus (associazione genitori soggetti artistici solidali). Dopo la prima fase di start up, che prevede di realizzare la fattoria sociale in 12 mesi con la ristrutturazione dell’immobile e la sistemazione del terreno situato in contrada Roccazzo di Termini Imerese (Pa), ci sarà l’acquisto delle attrezzature e dei macchinari necessari allo svolgimento dell’attività. Con l’acquisto di quaranta asine originarie di Ragusa, infatti, si inizierà l’attività agricola, ovvero il servizio di produzione del latte d’asina che verrà commercializzato in tutta la Sicilia, che durerà tre anni.
Per gli operatori di supporto la formazione si svolgerà presso l’istituto sperimentale zootecnico dell’Isola mentre la formazione per i 12 giovani è prevista entro i primi sette mesi. La metodologia del lavoro sarà quella di realizzare azioni integrate con il coinvolgimento di tutti i partners coinvolti per il raggiungimento degli obiettivi. Secondo i ricercatori il latte d’asina è indicato spesso per i bambini molto piccoli perché la sua composizione è molto simile a quella del latte materno: potrebbe essere una valida alternativa per i bambini che sono allergici alle proteine del latte vaccino. E sarebbe inoltre meno grasso di quello di mucca e migliore di quello parzialmente scremato, di soia o di quello artificiale perché contiene molto calcio, indispensabile per la salute delle ossa. In definitiva il suo consumo andrebbe incoraggiato. (set)