Immigrati, Bonanni: “Riconoscere il diritto al voto amministrativo”
Donna immigrata al voto
ROMA – Dare un segnale forte di riconoscimento agli immigrati per il lavoro che fanno nel paese in posizioni più umili e riportare alla ribalta la questione dello ius soli. Sono questi i due punti su cui occorre lavorare, in tema di immigrazione in un moneto in cui “questa crisi economica grave e colpisce i più deboli”. Lo ha sottolineato il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni a margine del convegno oggi a Roma “Le sfide dell’immigrazione”.
Tra gli altri diritti da riconoscere alle persone straniere che vivono e lavorano nel nostro paese anche il “diritto al voto amministrativo, un punto importante e ormai indispensabile”. “Nei prossimi anni in Europa mancheranno 50 milioni e più di persone –aggiunge - e l’Africa aumenterà la sua popolazione di un miliardo. Questo significa che quel fronte va coltivato attraverso aiuti nei paesi in difficoltà e attraverso la formazione, in modo che il processo di integrazione della manodopera possa avvenire con molto ordine e tranquillità. Diversamente andremo incontro ad avventurieri, a piraterie varie e alla schiavitù”.