L’appello di Salvamamme: “Numero verde per partorire in anonimato su tutti i cassonetti del Lazio”
Foto di Stefano De Luigi
Per questo Salvamamme chiede che “tutta l'attenzione di istituzioni e associazioni sia volta a prevenire che gravidanze estreme mettano a rischio la vita di mamma e bebè, offrendo prima di tutto la concreta opportunità di partorire in anonimato (il Numero Verde Salvabebè per Roma e provincia, solo da cellulare per chi chiama da fuori Roma, è attivo presso il Policlinico Umberto I) o di essere accompagnata in assoluta privacy con un sostegno psicologico o materiale”.
“Non esiste un sistema 'guida' che assicuri la salvezza del bimbo nato da gravidanze non accettate o impossibili per le donne, nonostante gli sforzi delle Istituzioni – sottolinea Grazia Passeri - Salvamamme chiede su tutti i cassonetti della Regione Lazio la segnalazione plurilingue di un numero Verde e percorsi facilitati all'interno delle aziende Ospedaliere, e ricorda che nonostante la terribile crisi economica dell'associazione, sono centinaia solo negli ultimi due mesi, le mamme che hanno ricevuto aiuti in emergenza”. L'Associazione I Diritti Civili nel 2000-Salvabebè/Salvamamme chiede, inoltre, una cerimonia di commiato pubblica per il neonato.