Migranti, il sindaco di Pozzallo: "Hotspot sovraffollato, 8.800 persone nel 2016"
ROMA – “Il centro può ospitare 180 persone, ma sistematicamente ce ne sono circa 300-400: è chiaro che con questi numeri siamo in difficoltà, ci sono diversi problemi. Inoltre, i flussi sono in aumento: solo nei primi quattro mesi dell’anno sono già arrivate 8800 persone”. Lo sottolinea Luigi Ammatuna, sindaco di Pozzallo, a margine della presentazione, oggi a Roma, del festival Sabir che si svolgerà dal 12 al 15 maggio proprio nella città siciliana. Ammatuna, parlando ai giornalisti, non nasconde le criticità che sta vivendo la sua città: da quando il centro di prima accoglienza è diventato un hotspot, l’emergenza è continua soprattutto per il sovraffollamento della struttura. Quello di Pozzallo, infatti, è uno dei tre centri attivi (insieme a Lampedusa e Augusta) e si occupa dell’identificazione dei migranti e del loro smistamento nei diversi centri della penisola. “Ora che le condizioni meteo si fanno sempre più favorevoli ci aspettiamo nuovi arrivi e un periodo ancora più difficile”, sottolinea.
A preoccupare è anche il numero crescente di minori non accompagnati: “stanno aumentando e sono sempre più piccoli – spiega - prima ci trovavamo di fronte 16-17 enni ora hanno 10-12 anni. Questo non è un problema facile, anche perché abbiamo le strutture piene. Noi ci mobilitiamo attraverso gli assistenti sociali del comune”. La maggior parte – spiega ancora l sindaco – sono minori che arrivano dal Nord Africa, mentre rispetto al 2015 sono in calo sia i siriani che gli egiziani. “Anche se ci sono diverse difficoltà Pozzallo rimane una città di accoglienza – aggiunge – speriamo che la presenza del festival Sabir nella nostra città aiuti le istituzioni europee e italiane a essere più sensibili verso chi accoglie: la Sicilia non può essere lasciata sola”. (ec)