"OPS! We did it again!". La campagna di UNICEF contro pregiudizi e stereotipi
Tutti abbiamo dei pregiudizi: scorciatoie di pensiero, semplificazioni, opinioni sedimentate ma poco attinenti alla realtà. Spesso non ce ne accorgiamo, ma è importante imparare a riconoscerli e contrastarli. Per questo UNICEF rinnova anche quest’anno la campagna “OPS! We did it again”, nata per il contrasto a pregiudizi e stereotipi, promossa in collaborazione con l’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Ispirato alla frase di una nota canzone, lo slogan è diventato il claim della campagna su pregiudizi inconsci, intersezionalità e razzismo sistemico. OPS! è acronimo di “La tua Opinione oltre ogni Pregiudizio e contro gli Stereotipi”, ma è anche un’espressione spontanea, utilizzata quando si fa o si dice qualcosa di inopportuno. Come inopportune sono le molte forme di pregiudizi, più o meno inconsci, che si annidano nei nostri pensieri, ragionamenti, comportamenti e che ci fanno leggere con una lente distorta la realtà che ci circonda.
Activate Talk contro gli stereotipi
La campagna prevede un Activate Talk, pensato per dare voce agli adolescenti e metterli a confronto con coetanei, organizzazioni della società civile, istituzioni e settore privato. Si creerà così un dialogo costruttivo su temi trasversali per trovare soluzioni comuni al disagio dei giovani e alle loro necessità e per evidenziare le loro potenzialità. Il format è creato da UNICEF e pensato per dare voce agli adolescenti e metterli a confronto con coetanei, organizzazioni della società civile, istituzioni e settore privato. I protagonisti privilegiati, che hanno meno di 25 anni, portano la loro esperienza, i loro punti di vista e le loro raccomandazioni alla comunità adulta che lavora sui temi oggetto della Talk, dando contemporaneamente ispirazioni ai propri coetanei.
Quanti pregiudizi inconsci abbiamo? Tantissimi! In occasione della XIX Settimana d’Azione contro il Razzismo, promossa dall’UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, l’UNICEF lancia, il prossimo 24 marzo, il primo Activate Talk. Durante l’incontro si parlaerà degli stereoripi, legati in particolare alla discriminazione di genere/orientamento sessuale e a quella razziale. E di intersezionalità. Gli ospiti sono Momi Saware e Nour Adam Ouattara, che hanno entrambi 18 anni e hanno partecipato alla OPS!Academy, un percorso di formazione on line dedicato a giovani attivisti, pensato proprio per portare luce e consapevolezza su questi argomenti. Ci saranno poi anche Marwa Mahmoud, consigliera del Comune di Reggio Emilia (prima città italiana ad essersi dotata di un Piano d’Azione contro il razzismo e la discriminazione) e Mattia Peradotto, Direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) per raccontare come si combattono pregiudizi e discriminazioni a livello nazionale.
L'Activate Talk “OPS! We did it again!” è un evento digitale della durata di circa 30 minuti. Realizzato in green room, con uno studio virtuale composto anche utilizzando grafiche create dalle ragazze e ragazzi che hanno partecipato alla campagna OPS! dell’UNICEF. È rivolto a un pubblico di adolescenti e giovani, affinché possano ricevere stimoli e sollecitazioni ed interrogarsi su alcuni meccanismi di pensiero che condizionano la visione del mondo che li circonda. Si rivolge anche agli operatori e alle associazioni che si occupano di cambiamento della narrazione, invitandoli a condividere l’evento con le ragazze e ragazzi che frequentano le loro iniziative. L’appuntamento è per il 24 marzo alle ore 12.