27 gennaio 2016 ore: 14:41
Immigrazione

Beni confiscati ai profughi, associazioni contro la Danimarca: “Giorno nero"

Nel Giorno della memoria in molti sottolineano che il provvedimento ricorda l’esproprio dei beni agli ebrei durante il regime nazifascista. Ripamonti: “Oltraggio alla storia, si alimentano paure e odio verso umanità che chiede giustizia”. Amnesty: “Errore prolungare la sofferenza dei più vulnerabili”. Sant’Egidio: “Integrazione e accoglienza siano in cima a valori società europea”
Profughi in attesa di accoglienza, immigrazione

ROMA – Il Parlamento della Danimarca ha approvato ieri, nonostante le numerosissime critiche e contestazioni, il progetto di legge che mira a scoraggiare i rifugiati dal chiedere asilo nel paese e che prevede, fra le varie misure: la confisca ai migranti di denaro e oggetti di valore per pagare le spese dell’accoglienza e un iter più complicato e lungo per il ricongiungimento familiare. Il pacchetto di misure, approvato con 81 voti a favore e 27 contrari, sta suscitato polemiche a livello internazionale. Nel Giorno della memoria sulla Shoah, infatti, in molti hanno ricordato che il provvedimento ricorda l’esproprio dei beni subito dagli ebrei durante il regime nazifascista. 

“Oggi il mondo fa memoria dell’orrore nato e alimentato nel cuore di un Europa in cui guerra e dittature avevano occupato ogni spazio vitale pubblico e privato. Accusare i più deboli, gli stranieri, i diversi, di tutti mali della nostre società, ci dà forse l’illusione temporanea di sentirci meno responsabili per i nostri guai, ma ricordiamo che questo errore è stato già fatto ed è costato la vita a milioni di persone – sottolinea il Centro Astalli. Secondo il presidente, padre Camillo Ripamonti, la decisione della Danimarca , rappresenta “l’ennesimo tassello di un puzzle europeo fatto di politiche sbagliate che alimentano paure e odio nei confronti di quell’umanità che chiede giustizia e solidarietà. Stiamo rendendo la vita impossibile a persone che scappano da guerre e persecuzioni in nome di una sicurezza che nessun balzello o tassa, nessun muro o filo spinato riusciranno a garantirci.” nIl Centro Astalli chiede quindi che alle istituzioni europee e nazionali di fare memoria con atti concreti: attivando subito vie legali per evitare la morte di altri migranti in viaggio verso l’Europa e creando o rafforzando modelli di accoglienza e integrazione che siano rispettosi dei diritti dei migranti e al contempo garantiscano la crescita e la sicurezza delle nostre società.

Duro anche il commento di Amnesty International sulla decisione del Parlamento danese. L’organizzazione parla di “giorno nero per il diritto d’asilo”. “Prolungare senza alcun motivo la sofferenza di persone già vulnerabili allungando i tempi del ricongiungimento familiare è un errore. La Danimarca ha ripudiato il suo storico sostegno alle norme internazionali sancite dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati – sostiene John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.Amnesty -. Gli stati europei devono porre fine al progressivo distacco dai loro obblighi internazionali e proteggere la dignità e i diritti umani dei rifugiati” 

Nella Giornata della Memoria, anche la Comunità di Sant’Egidio invita a non dimenticare la deportazione e lo sterminio del popolo ebraico e dei Rom durante la seconda guerra mondiale. Perché, come ammoniva Primo Levi, “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Ma chiama anche a “costruire un futuro in cui il razzismo non abbia più cittadinanza e in cui integrazione e accoglienza siano in cima ai valori della società europea”. Per questo Sant’Egidio promuove in questi giorni iniziative legate alla Giornata della Memoria in numerose città italiane ed europee, con momenti culturali e di incontro rivolti a tutti, in particolare alle giovani generazioni.

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