La street art colora il nuovo centro per minori stranieri non accompagnati
ROMA - Alessandra Carloni, Diavù, Paolo Gojo Colasanti, Luca Hoek, Ironmould, Krayon, Bear Teddy Bean Bags. Sono questi gli street artists che nel pomeriggio di sabato hanno colorato la facciata del nuovo centro di Intersos a Torre Spaccata, nella periferia di Roma. Il nuovo edificio, Intersos 24, sta per diventare il nuovo centro di cure primarie e accoglienza per i minori stranieri non accompagnati sorge in una ex scuola in disuso. Al suo interno ci sarà anche un ambulatorio medico specialistico per i romani più vulnerabili.
L’idea è di creare un luogo protetto per i bambini in fuga dalla guerra e uno spazio aperto per tutta la città di Roma. “Intersos24 sarà un luogo aperto per il quartiere e per tutta la città di Roma. Uno spazio dove l’integrazione la si potrà toccare con mano ogni giorno”, dichiara Cesare Fermi, responsabile Programma Migrazioni di Intersos”. Gli fa eco Valentina Murino, child protection specialist: “ sarà il luogo dell’ascolto, del racconto della propria storia, dei propri sogni, ed anche della richiesta di aiuto, per ricevere informazioni e orientamento – spiega -consentirà, dunque, ai minori in transito per Roma di essere accolti in modo dignitoso e di poter avere tutte le informazioni necessarie per costruire consapevolmente il proprio futuro”. Fino al 15 ottobre si può sostenere la realizzazione di Intersos24 con un SMS o chiamata da fisso al 45525.