Matrimonio “senza barriere”: celebrante tetraplegico e camerieri Down
ROMA - “Le barriere architettoniche peggiori sono quelle che impediscono di arrivare al cuore delle persone”: così scrive Daniele Furlan nella prefazione del suo libro, “Il mio podere”. E scrive sulla sua pagina Facebook: "Grazie a Barbara, Vanni, Eliana, Rossella e Matteo, al cuore ci siamo arrivati davvero e forse anche alle coscienze, dimostrando che disabilità e normalità possono tranquillamente convivere se si valorizza la persona in quanto tale senza pregiudizi né distinzioni di alcun genere”. Sabato 4 maggio infatti Daniele Furlan, tetraplegico, ha celebrato il matrimonio civile dei suo amici Barbara e Vanni, che alcuni anni fa aveva fatto incontrare. Nonostante l'impossibilità di Daniele a firmare e le conseguenti difficoltà burocratiche, Barbara e Vanni hanno insistito perché fosse lui, il loro “Cupido”, a presiedere la cerimonia civile. E alla fine ci sono riusciti: grazie a una deroga concessa dal Ministero degli Interni, di comune accordo con la Prefettura di Treviso e con la collaborazione dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Ponte di Piave, a Daniele Furlan, coordinatore del Comitato Melograno (un "pool" di associazioni che si occupano di volontariato e disabilità), è stata accordata questa possibilità.
La cerimonia civile si è svolta a Ponte di Piave: a servire ai tavoli, i camerieri con sindrome di Down dell'Aipd della Marca Trevigiana di Mareno di Piave. Da anni infatti l'associazione ha iniziato un processo di avviamento al lavoro, volto al conseguimento della maggiore autonomia possibile, iniziando proprio da quella lavorativa attraverso un processo di formazione professionale nel settore della ristorazione.
“Una bella pagina di storia per chi, come le associazioni del Comitato Melograno, si batte da anni per l'inclusione sociale”, ha commentato Daniele Furlan visibilmente emozionato nelle vesti del celebrante. “Non è la prima volta che i ragazzi dell'Aipd vengono chiamati a svolgere questo tipo di servizio ai matrimoni - dichiara la coordinatrice Eliana Pin - ma ogni volta sono dei momenti che attendono con grande impazienza perché danno loro modo di dimostrare nella pratica quanto hanno studiato e imparato, tanto che alcuni di loro saranno chiamati ad effettuare la stagione turistica estiva presso alcune strutture ricettive del litorale veneto all'interno del Progetto Turismo Sociale ed Inclusivo che vede coinvolte oltre alla Regione del Veneto anche tutte le AULSS regionali”. Felici anche gli sposi, che hanno coronato il loro sogno, accompagnati da colui che lo ha reso possibile. (cl)