Migranti, Lorenzin: 500 mila controlli in 4 anni, nessun aumento di malattie infettive
"Grazie alla continua attivita' di sorveglianza il nostro Paese, nonostante sia stato interessato da massicci flussi migratori irregolari, basti pensare che dal 2013 al mese di settembre di quest'anno il numero dei migranti sui quali sono stati effettuati controlli sanitari e' superiore a 500mila persone, non ha registrato un aumento di incidenza di malattie infettive che richiedono interventi di sanita' pubblica". Lo ha fatto sapere il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo oggi al question time alla Camera in merito alle iniziative volte a garantire, alla luce di recenti casi di malattie contagiose, la tutela della salute pubblica, con particolare riferimento alla revisione dei progetti della cosiddetta 'accoglienza diffusa'.
"Le numerose azioni poste in essere dal ministero della Salute in tema di sorveglianza sanitaria sui migranti irregolari- ha proseguito Lorenzin- sono state tali da salvaguardare la salute degli stessi migranti e di tutti i cittadini italiani. A tal proposito ricordo che il personale medico e' gia' presente a bordo delle imbarcazioni di soccorso per procedere ad un veloce controllo circa la presenza di migranti con patologie infettive al momento dello sbarco; vengono poi effettuati ulteriori controlli dal personale degli Uffici di sanita' marittima, aerea e di frontiera, cioe' l'Usmaf del ministero della Salute. I migranti che presentano i sintomi di malattie infettive e diffusive vengono trasferiti presso le strutture sanitari per gli opportuni approfondimenti, nel caso anche con modalita' di trasporto in biocontenimento. Questi controlli, ci tengo a precisarlo, proseguono per tutta la durata della permanenza dei migranti sul territorio nazionale".
Quanto poi alla verifica delle condizioni di salute dei migranti ospitati nei centri per l'immigrazione, Lorenzin ha infine evidenziato che "il ministero dell'Interno assicura un servizio di assistenza sanitaria che comprende tra l'altro una visita medica di ingresso, finalizzata anche all'accertamento di patologie che richiedono misure di isolamento, nonche' l'assistenza continuativa da parte di personale medico e paramedico che opera presso i presidi sanitari presenti nei centri", ha concluso. (DIRE)