17 novembre 2016 ore: 11:45
Immigrazione

Raccolta delle olive, niente case ai lavoratori dell'Africa sub-sahariana

Gli abitanti del comune di Campobello di Mazara continuano a negare la locazione degli immobili ai lavoratori stagionali impegnati nella raccolta delle olive e la tendopoli diventa una necessità. “Se nel campo ci fossero 300 persone e tutto il resto venisse distribuito nelle case la situazione diventerebbe molto più dignitosa per tutti”
Raccolta delle olive in Sicilia 3
Raccolta delle olive in Sicilia 4

CAMPOBELLO DI MAZARA - Molti di loro, da soli o a piccoli gruppi, potrebbero pagare una casa in affitto. Ma gli abitanti del comune di Campobello di Mazara, piccolo paese trapanese di 5 mila residenti, continuano a rifiutarsi. E' la condizione dei lavoratori africani arrivati sul posto per la raccolta stagionale delle olive. Per loro la tendopoli del campo "Ciao Usman", aperta da tre anni grazie all'impegno di prefettura, comune, Crocerossa e Libera, continua ad essere ancora una necessità. 

"Nonostante sia ormai da anni che l'economia locale sia portata avanti grazie alla manodopera dei migranti - dice l'attivista volontaria dell'ex collettivo LibertArea, Patrizia Moceri - ancora la loro presenza non viene adeguatamente valorizzata in termini di accoglienza. Ciò che ci dispiace ancora di più è che ai tunisini e marocchini le case vengono affittate regolarmente e addirittura in molti casi vendute, perché si tratta di persone stanziali da oltre 10 anni".  

Raccolta delle olive in Sicilia 3

"Continuiamo a non capire questo accanimento negativo nei confronti di chi viene soltanto a lavorare - continua Patrizia Moceri - per cui la tendopoli purtroppo continua ad essere una necessità per poter sopravivere il tempo necessario a completare la raccolta delle olive. Molti di loro, infatti, lavorando nel nord Italia potrebbero regolarmente condividere l'affitto di una casa, in maniera dignitosa. Certamente se nel campo ci fossero 300 persone e tutto il resto venisse distribuito diversamente in altri immobili la situazione diventerebbe molto più dignitosa per tutti. E a beneficiarne sarebbe lo stesso paese. Non sarà facile ma speriamo che prima o poi si raggiunga questo risultato".

"L'anno scorso avevo proposto al sindaco di pensare a delle agevolazioni da dare ai paesani che affittavano le case ai migranti ma la proposta è stata cestinata subito - continua -. Certamente allora va fatta ancora di più una capillare opera di sensibilizzazione a più livelli, di comune e associazioni, per fare capire che si tratta di persone tranquille la cui presenza è molto importante per il nostro territorio. Sicuramente sono giovani che non tolgono il lavoro a nessuno perché si tratta di un lavoro che i siciliani non vogliono fare" (set)

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