Abbandono, esclusione e bullismo: la lotta parte dalle scuole
ROMA – La campagna ActionAid “L’Italia del Futuro” che vuole valorizzare e sostenere realtà scolastiche in difficoltà, coinvolge tre scuole in particolare, una dell’Aquila, una di Reggio Calabria e una di Napoli.
Nel capoluogo abruzzese a cinque anni di distanza dalla tragedia che distrusse circa 10 mila edifici, tra cui le 70 strutture scolastiche, sono ancora 6.000 i minori che all’avvio dell’anno scolastico non avranno ancora una scuola e frequenteranno le lezioni in un Musp (Modulo ad uso scolastico provvisorio).
ActionAid, presente presso l’istituto Comprensivo Gianni Rodari, denuncia l’alto tasso di esclusione sociale ed il rischio di povertà di molti ragazzi, le cui famiglie non riescono a coprire i contributi per attività quali sport, musica, teatro o costi come gite, trasporto e mensa.
L’associazione per venire incontro a queste realtà coprirà nell’istituto Comprensivo G.Rodari, il 50% dei costi di mensaper 10 famiglie, i costi di trasporto per altre 10 famiglie, oltre a fornire ad altri 10 nuclei percorsi di alfabetizzazione finanziaria per comprendere e analizzare la modulistica scolastica, comunale e del settore pubblico in generale.
Inoltre, il 10% degli studenti iscritti all’istituto Gianni Rodari de L’Aquila sono stranieri e a rischio di non integrazione, in un tessuto come quello dell’Aquila, già molto frammentato. ActionAid sostiene pertanto servizi di mediazione linguistica per bambini stranieri e di traduzione multilingua della modulistica e della documentazione scolastica.
Per permettere invece l’accesso alle attività sportive anche per quei ragazzi i cui genitori non possono permettersi di pagare, è stato istituito un corso di rugby per bambini. Infine, attraverso la piattaforma ActionAid “Nei panni dell’altra” e la creazione del Consiglio cittadino dei ragazzi, l’associazione coinvolgerà i minori aquilani nella lotta agli stereotipi di genere e nella condivisione della ricostruzione fisica, sociale e culturale della propria città insieme alle istituzioni comunali.
Anche sul piano istituzionale, ActionAid da tempo lavora per i bambini de l’Aquila, sollecitando un’azione immediata del Governo ai fini della ricostruzione delle strutture scolastiche danneggiate dal sisma. Attraverso l’appello #matteofaiscuola, l’organizzazione si è resa promotrice di una ferma richiesta all’esecutivo Renzi per un piano strategico che legittimi l’utilizzo dei 37 milioni di euro stanziati, ma dormienti, per la ricostruzione delle scuole aquilane, dando avvio ai bandi di gara, alla scrittura dei capitolati e all’affidamento dei lavori.
Un’altra sfida è quella che ActionAid inizierà con l’anno scolastico 2014-2015 nella città di Napoli. L’associazione è attiva nell’istituto D’Aosta-Scura, che conta 850 alunni per un totale di 50 classi tra la zona portuale e i quartieri spagnoli; un territorio, quest’ultimo, storicamente ad alta densità criminale. Nell’istituto D’Aosta-Scura, ActionAid fornirà per l’anno scolastico 2014-2015 il comodato d’uso dei libri di testo per 50 bambini in condizioni di particolare disagio economico, e promuoverà un laboratorio fotografico e video in sinergia con percorsi di educazione civica, alla legalità e all’attenzione al proprio territorio, oltre a uno spettacolo teatrale sul tema cibo e spreco.
Molti dei bambini che frequentano l’Istituto D’Aosta-Scura non sono mai usciti non solo dalla città, ma addirittura dal loro quartiere. Per questo ActionAid per il prossimo anno scolastico ha pianificato una serie di visite all’esterno, alla scoperta di parchi, musei e mostre. Per incentivare l’attività motoria, l’associazione sosterrà l’integrazione di un’ora aggiuntiva al giorno prima dell’inizio delle lezioni, destinata a quegli studenti al limite della dispersione come compromesso affinché seguano le lezioni dopo l’ora di svago sportivo.
Anche nell’Istituto napoletano verranno forniti servizi di mediazione linguistica rivolti a quel 15% di studenti stranieri e servizi di assistenza psicologica a 50 bambini con disabilità psichiche derivanti perlopiù dai disagi socio-economici dei nuclei familiari d’appartenenza e aggravati dalla mancanza di un sistema di consultori infantili.
Interventi affini anche a Reggio Calabria, una delle città più povere del Paese e con il Pil pro capite più basso d’Italia, dove ActionAid è attiva presso l’Istituto Comprensivo B. Telesio.
Durante la fase di valutazione degli interventi, è stato rilevato tra i ragazzi un importante problema di bullismo di autolesionismo, nonché numerosi disagi familiari che incidono sul rendimento scolastico. Ai fini di una maggiore inclusione sociale e di un miglioramento delle performances scolastiche, è stato attivato all’interno della scuola un percorso di assistenza psicologica per un intero quadrimestre, al fine di fornire supporto ai docenti.
In parallelo azioni anti-povertà e anti-esclusione mirano ad accogliere le famiglie degli alunni neo-arrivati per favorire l’inserimento scolastico, soprattutto di quelle componenti rom, sinti e di camminanti che sempre più spesso popolano i banchi dell’istituto.
Il progetto “L’Italia del futuro”, lanciato per la prima volta da ActionAid in occasione dell’anno scolastico 2013-2014, chiede a tutti gli italiani di farsi parte attiva e promotori del cambiamento. È infatti possibile sostenere gli interventi di ActionAid nelle scuole dove opera con una donazione di 65 centesimi al giorno, e avere la possibilità di mettersi in contatto con la scuola e con i bambini cui sono rivolti gli interventi.
“L’apparato scuola in Italia da solo non può farcela, il territorio è frammentato e propone problematiche altrettanto frammentate e peculiari, che affondano le radici nei più disparati motivi -dichiara Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid - Occorre dunque investire in politiche di sviluppo locale e di integrazione, ma è la ferma volontà di formare di un individuo consapevole la condizione imprescindibile per contrastare la dispersione scolastica, l’esclusione sociale e la povertà educativa. Per cui bisogna pretendere una continuità dell’azione pubblica che preveda tra le tante cose anche la piena partecipazione della cittadinanza e delle famiglie al percorso educativo e formativo dei bambini, che rappresentano la nostra Italia del futuro”.