Accessibilità al museo: ecco qualche buona prassi
Ripensare l’accessibilità dei musei da un punto di vista più culturale, considerare le diverse disabilità e il fatto che le barriere non sono solo architettoniche ma anche sensoriali, cognitive e di linguaggio, individuare varie soluzioni e vari approcci orientati all’inclusività. È una sorta di vademecum “Il museo per tutti”, edito da La meridiana per la collana “I libri di Accaparlante”, curata dal Centro documentazione handicap di Bologna. Un manuale che, insieme ad alcuni spunti di riflessione e qualche suggerimento, come la possibilità di ospitare mostre sui temi della disabilità o dare spazio al lavoro di artisti disabili, cita anche alcuni esempi concreti di buone pratiche di accessibilità e di progettazione o esposizioni per tutti, soprattutto all’estero. E indica le strade da percorrere: arte da toccare e ascoltare, didascalie in Braille, a caratteri grandi, con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa, in linguaggio “facile da leggere”, audioguide, video e visite guidate in lingua dei segni. Senza dimenticare l’accessibilità dei siti web, la sensibilizzazione del personale, l’eventuale presenza di percorsi ad hoc. Non un volumetto tecnico, ma piuttosto una proposta di linee guida.
(Recensione tratta dal numero di giugno di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)