Al via nelle Marche un progetto pilota contro l'abbandono scolastico
ROMA - L'abbandono scolastico nell'istruzione secondaria di secondo grado della regione Marche nel 2012-2013 ha riguardato 3.558 studenti, pari a circa il 5,2% del totale. Di questi, 2.152 sono maschi mentre le femmine arrivano a 1.406. Ad essere maggiormente coinvolte dal fenomeno sono le scuole professionali (41,8%), seguite dagli istituti tecnici (29,4%), dai licei (24,8%) e dalle scuole artistiche (4%). Alla luce di questi dati, forniti dall'Anagrafe regionale degli studenti, il Garante regionale delle Marche per l'infanzia e l'adolescenza ha avviato nei mesi scorsi, dopo una sollecitazione del Procuratore della Repubblica per i minorenni Vincenzo Venezia, un tavolo di confronto per contrastare il cosiddetto fenomeno del "drop out", ovvero l'uscita precoce dal mondo della scuola, che oltre a comportare una grave carenza delle competenze di base e delle qualifiche essenziali per una piena partecipazione alla vita in una società complessa presenta, in alcuni casi, anche derive in ambito giudiziario, che si intrecciano con il disagio giovanile. Sebbene le Marche non sia tra le regioni più esposte al fenomeno, si riscontra un graduale e sensibile aumento del fenomeno.
Questa mattina a Palazzo delle Marche il progetto pilota è passato alla fase operativa, avviando una prima sperimentazione in cinque istituti superiori delle Marche. “Dopo una fase di confronto e di approfondimento con l'Ufficio scolastico regionale, gli assessorati istruzione-formazione lavoro e Politiche sociali e la Procura minorile oggi il progetto si cala nella realtà scolastica – spiega l'Ombudsman Italo Tanoni – . Partiamo in cinque istituti superiori, individuati in ogni territorio provinciale, considerati più esposti al fenomeno”.
In questa prima fase del percorso sono stati coinvolti gli istituti professionali “Podesti” di Ancona, “Benelli” di Pesaro, “Corridoni” di Corridonia (Macerata), “Einaudi” di Porto Sant'Elpidio (Fermo) e l'Ipsia di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). “La strada da percorrere è l'alternanza scuola-lavoro – sostiene l'assessore alla formazione Marco Luchetti – . Da tempo stiamo lavorando su questo versante e questo progetto rappresenta un ulteriore, importante sforzo per coinvolgere tutti gli attori del territorio e definire un modello da trasferire anche nelle altre scuole”.