19 gennaio 2017 ore: 13:49
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Arci servizio civile, 30 anni di impegno. “Quello universale vera opportunità per i giovani”

A Roma la XV assemblea dell'organizzazione, che festeggia l’anniversario della fondazione. Palazzini: “Chiediamo al Governo di ambire a questo servizio civile, è il nostro modo di fare politica”
Servizio civile nazionale - ragazzi 1

ROMA – “Realizzare il servizio civile è il nostro modo di fare politica”. Con queste parole di Licio Palazzini, presidente di Arci Servizio Civile, si è aperta questa mattina a Roma la XV assemblea nazionale dell’associazione, che quest’anno festeggia anche l’anniversario trentennale della sua fondazione. Si tratta del primo incontro pubblico sul Servizio Civile successivo allo schema di Decreto Legislativo sul Servizio Civile Universale.

“Questa è l’Assemblea in cui iniziamo a concorrere alla costruzione del Servizio Civile Universale, terza generazione del servizio civile italiano, dopo la storica approvazione parlamentare – sottolinea Palazzini -. Le nostre idee e valori, che hanno fatto da traino per il senso comune delle persone e per le scelte di governo negli ultimi decenni, sono diventate preda di sarcasmo, attacco, negazione – aggiunge - Sostituite da parole che andavano di moda dopo la prima guerra mondiale e che portarono ai regimi degli anni ’20-45. Nella stampa nazionale e nel web c’è solo l’imbarazzo della scelta per trovare gli effetti di questa reazione alla caduta di credibilità dei partiti che hanno governato in questi decenni. D’altra parte, nelle nostre città, si stanno consolidando, accanto a movimenti di cittadini che cercano di praticare la partecipazione diretta, movimenti che si richiamano esplicitamente al fascismo, mentre i partiti si sono disfatti. In Italia stiamo vivendo su una lastra di ghiaccio, sempre più sottile. Le elezioni 2017 in Europa possono sconvolgere, in modo democratico, le politiche che dal 1945 hanno dato al nostro Continente 70 anni di pace e prosperità e hanno fatto dell’Unione Europea un riferimento a livello planetario”:

Secondo Palazzini, però, allo stesso tempo, “a riprova che ci sono le idee e le energie per rispondere a questa tendenza, gli espliciti riferimenti alla nonviolenza non sono fatti solo dai movimenti nonviolenti”. Il presidente di Arci servizio civile cita a tal proposito il messaggio del Papa per la 50 Giornata Mondiale della Pace si intitola “La nonviolenza: stile di una politica per la pace” e articola la visione cattolica di questa cultura. “E noi, che ci occupiamo di servizio civile, possiamo fare qualcosa per invertire questo piano inclinato?Capisco chi esita, lo spaesamento e la disillusione sono anche fra di noi – continua - Eppure, proprio per questo, ci spetta di svolgere il nostro compito sia politico che educativo che sociale. Abbiamo condiviso con le Assemblee passate una mission, a cui ci chiama il nostro statuto. Consolidare il successo legislativo significa lottare contro il piano inclinato. La nonviolenza chiama democrazia, libertà personale di esprimersi, di scegliere come realizzarsi”.

Infine, Palazzini si augura che il servizio civile universale apra una nuova stagione di valori per le nuove generazioni, e che il governo voglia scommettere su questa opportunità. “Nel momento in cui ci siamo accreditati, abbiamo firmato la Carta di impegno etico, ci siamo assunti una missione educativa, con i giovani, nelle nostre organizzazioni, verso lo Stato e la società italiana. La nonviolenza, come valore di riferimento per vivere i conflitti, deve essere oggi, ancora di più che nel passato, il nostro modo di essere e di agire –sottolinea - Nei rapporti individuali fra di noi e con i giovani, nello stare nei processi sociali e culturali, così duri ma non inaspettati, nelle azioni, a volte di resistenza, a volte di profezia, dobbiamo restare consapevoli dell’importanza enorme di quello che facciamo. Il disincanto che ci viene sbattuto in faccia durante i corsi di formazione oppure negli incontri di servizio è più che motivato e attraversa anche noi. Ma quello che si sta preparando non è una nuova stagione di questi valori, è la loro negazione. Non possiamo permetterlo – conclude -. Abbiamo l’opportunità con l’anno di servizio civile universale di proporre ai giovani l’esercizio di quei valori. Di fare del Servizio Civile Universale una istituzione pubblica che educa i giovani a vivere in modo nonviolento i conflitti, a rinnovare dal basso la democrazia, indirizzando il potenziale giovanile ad una socialità ecologica e glocale, svolgendo quindi una funzione politica. Chiediamo al Governo di ambire a questo servizio civile. Noi, per quanto di spetta e ci verrà chiesto, ci impegniamo a farlo”.

 

 

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