25 giugno 2014 ore: 17:07
Immigrazione

Immigrati, Boldrini: "Guardiamo a Sud, abbiamo bisogno del Maghreb"

"Dobbiamo dunque tornare, come dicevo, a guardare a sud. Lo dobbiamo fare perche' l'Europa, senza un ancoraggio nel Mediterraneo, non solo rinnega la propria storia, ma si dimostra incapace di guardare al futuro". Lo dice la presidente della ...
Roberto Sollini/Comunità di Capodarco di Fermo Redattore sociale 2009. Laura Boldrini

Laura Boldrini

Roma - "Dobbiamo dunque tornare, come dicevo, a guardare a sud. Lo dobbiamo fare perche' l'Europa, senza un ancoraggio nel Mediterraneo, non solo rinnega la propria storia, ma si dimostra incapace di guardare al futuro". Lo dice la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo al Forum 'Mundi'.

"Dobbiamo farlo- continua- perche' di Italia e di Europa hanno bisogno, in questo momento, i Paesi del Maghreb, scossi dalle turbolenze e, talvolta, dalle violenze successive allo scoppio delle cosiddette 'Primavere arabe', ma anche pervasi da molta voglia di farcela, dalle speranze che quelle Primavere avevano sollevato. Quelle speranze dobbiamo riuscire a trasformarle in veri processi di consolidamento della democrazia, non possiamo disperdere quelle energie. Noi abbiamo il compito di accompagnare tutto questo per consolidare qualcosa di migliore. E dobbiamo farlo perche' e' utile per questi Paesi ma anche per noi. In alcuni casi, invece, questa energia si e' trasformata in qualcosa di negativo, nello sfaldamento della societa', nella negazione dei diritti. E invece questo non puo' e non deve succedere anche nei Paesi in cui e' piu' forte il desiderio di democrazia".

E, infine, "dobbiamo tornare a guardare a sud perche' anche noi oggi abbiamo bisogno di questi Paesi: non solo per le fonti energetiche alternative in un momento di crisi nei rapporti con la Federazione russa, ma anche perche' c'e' bisogno di maggior democrazia e di maggior stabilita' in una regione geografica cosi' vicina a noi e cosi' scossa dalle violenze. E come farlo? Lo dobbiamo fare in diversi modi e sicuramente attraverso il dialogo, la conoscenza reciproca e l'ascolto dell'altro. Noi spesso non conosciamo i nostri vicini. Abbiamo bisogno di figure-ponte. Il professor Ben Helloun sicuramente e' una di queste figure, che negli anni, attraverso scritti e conferenze, ha illustrato questo mondo cercando di renderlo per noi piu' fruibile, potenziando i punti di forza, non quelli di contrasto", conclude. (DIRE)

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