Jan, un viaggio nella (pre)adolescenza e dislessia
«Quando nuoto, la testa si svuota, scompare tutto. Mi immergo sott’acqua e mi ritrovo solo con il mio respiro, le piastrelle che scorrono veloci, le corsie che conto mentalmente, e, dopo un po’, un vago senso di bruciore alle braccia e alle gambe». In acqua Jan è un asso, la sua specialità è il dorso e i suoi tempi sono da campione. Ma è fuori dalla piscina che iniziano i problemi. Soprattutto a scuola, dove fa fatica a rimanere a galla. Jan è dislessico e il trasferimento in una nuova città non fa che complicare le cose. Perché sarà dura nascondere ai suoi compagni di classe e alla sua nuova amica, Flo, che per leggere la pagina di un libro gli occorre il quadruplo del tempo che ci impiegherebbe un’altra persona. È una storia che parla di amicizia e di accettazione di sé “La più bella nuotata della mia vita”, romanzo d’esordio di Anne Becker, un’autrice che ha studiato Pedagogia speciale all’Università di Heidelberg e si occupa di didattica per allievi con bisogni speciali e difficoltà di apprendimento. Difficoltà che raccontano solo una parte del tutto e che, come nei romanzi, possono essere superate.
(Recensione tratta dal numero di novembre 2022 di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)