Lampedusa, minori immigrati. Guerrera (Unicef): oggi giorno del dolore
Roma - "Oggi e' il giorno del dolore e della commemorazione per le vittime del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Tra le vittime tanti bambini. Ad un anno da questa tragedia, malgrado gli sforzi portati avanti dall'Operazione 'Mare Nostrum', i naufragi sono continuati ed altri bambini sono morti nel Mar Mediterraneo, divenuto, in questi anni, sempre piu' un mare di morte e non di speranza per tante persone in cerca di protezione". È quanto dichiara il presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera.
"Il nostro ringraziamento va ai tanti sindaci - in primo luogo al primo cittadino di Lampedusa Nicolini - ai cittadini e ai giovani che si sono messi a disposizione con passione e dedizione per aiutare i bambini migranti- continua Guerrera- oltre che alle nostre Forze dell'Ordine, che in questi mesi sono intervenute senza sosta per salvare migliaia di vite umane. Dobbiamo poter garantire ai migranti un'adeguata accoglienza, a partire da un arrivo in condizioni di sicurezza nel nostro territorio; a tutti i bambini - in particolare a quelli non accompagnati o separati dai loro genitori e ai richiedenti asilo - protezione e assistenza".
Tutti i bambini "hanno diritto alla protezione, come sancito dalla Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, di cui quest'anno ricorre il 25esimo anniversario, ed in particolare, piu' che mai, i bambini che fuggono da situazioni disperate. L'Unicef continua a chiedere ai governi di garantire a questi bambini le stesse cure, servizi, dignita' e protezione di tutti gli altri. Rendiamo questo anniversario non meramente celebrativo, ma un'occasione per il nostro Paese di dare completa attuazione allo spirito e alla lettera della Convenzione". Conclude Guerrera: "Questi bambini, senza avere alcuna colpa, hanno gia' dovuto subire traumi che superano il limite di sopportazione umana; quando cercano un rifugio sicuro, devono poterlo ricevere". (DIRE)