25 ottobre 2022 ore: 16:19
Disabilità

Le storie di sofferenza devono trovare voce

Un volume per capire che anche le patologie devono essere raccontate. È “Il narratore ferito. Corpo, malattia, etica” di Arthur W. Frank, edito da Einaudi
libro Il narratore ferito

«Molti arrivano impreparati al giorno in cui diventano narratori feriti. Per questo è necessario un vademecum. Quanto meno io ne avevo bisogno, nonostante avessi trascorso gran parte della mia vita professionale a studiare l’assistenza sanitaria». E infatti quella di Arthur W. Frank, professore emerito di sociologia all’Università di Calgary, in Canada, è una guida, una compagna di sventura, uno strumento di riflessione scritto da chi ci è già passato. Un volume che ci aiuta a capire, elaborando tre modelli narrativi, come anche il corpo comunica la malattia e ha bisogno di voce. Un saggio per addetti ai lavori – professionisti della salute, studenti e ricercatori –, ma anche per quanti si trovino a dover fare i conti con la sofferenza, propria e altrui. Un libro capace di tenere insieme sociologia, psicologia, filosofia e antropologia, raccogliendo una serie di storie toccanti, compresa quella dell’autore, colpito prima un infarto e poi da un tumore. Ma Frank ci accompagna anche verso il messaggio di fondo dell’opera: secondo il sociologo, infatti, «per costruire le nostre storie ci servono quelle degli altri. Ecco perché la sofferenza dev’essere raccontata. Siamo tutti narratori feriti». 

(Recensione tratta dal numero di agosto-settembre 2022 di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)

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