1 dicembre 2017 ore: 11:16
Economia

Povertà, Save the children: 700 mila minori potenziali beneficiari del Rei

"Sono 700.000 i possibili minori beneficiari del reddito d'inclusione, su un totale di 1.8 milioni di potenziali destinatari. Si tratta di bambini spesso colpiti da deprivazioni che riguardano aspetti essenziali della loro vita"
Minori poveri a piedi scalzi e sporchi

ROMA - "Sono 700.000 i possibili minori beneficiari del reddito d'inclusione, su un totale di 1.8 milioni di potenziali destinatari. Si tratta di bambini spesso colpiti da deprivazioni che riguardano aspetti essenziali della loro vita come la salute, la nutrizione, l'educazione e il cui futuro, per questo, rischia di essere compromesso. Affinche' la strategia di contrasto alla poverta' minorile sia efficace, e' necessario che al reddito d'inclusione, il quale rappresenta un positivo passo avanti, siano affiancate adeguate misure rivolte in modo mirato ai bambini e ai ragazzi in condizioni di svantaggio", ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children, l'Organizzazione internazionale, dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i loro diritti, a proposito del reddito di inclusione (REI) che da oggi puo' essere richiesto dalle famiglie in condizione di disagio economico residenti in Italia.

La poverta' minorile rappresenta in Italia una vera emergenza. In dieci anni le famiglie in condizione di poverta' assoluta con minori sono quintuplicate, passando dal 2% del 2006 al 10% del 2016: attualmente sono 669.000 i nuclei in tale situazione di disagio, per un totale di 1.292.000 bambini (il 36% dei quali ha meno di 6 anni), che rappresentano il 12,5% della popolazione sotto i 18 anni nel paese; il numero di minori in poverta' assoluta ha registrato, in un solo anno (dal 2015 al 2016), un incremento del 14%. Il nuovo sussidio nazionale entrera' in vigore dal primo gennaio 2018, sostituendo il sostegno per l'inclusione attiva (Sia): nella fase di prima applicazione, fino al 30 giugno, ne beneficeranno potenzialmente circa 500.000 nuclei familiari, di cui 420.000 con minori; da luglio, quando il sussidio diventera' universale (vengono meno i requisiti familiari e sussistono solo quelli economici), i nuclei saliranno a 700.000.
Cosi' in un comunicato Save the Children.

"È importante che gradualmente la misura di sostegno arrivi a tutti i minori in poverta' assoluta e che nella definizione del progetto personalizzato per il raggiungimento dell'autonomia non siano coinvolti i soli membri adulti del nucleo familiare, ma anche i bambini e gli adolescenti: e' un passaggio indispensabile per individuare i loro bisogni e renderli protagonisti attivi, al pari del resto della famiglia, di questo percorso. Come rilevato dall'Alleanza contro la poverta', alla quale Save the Children aderisce, l'esperienza del Sia ha evidenziato una scarsa presenza di processi di ascolto e partecipazione dei minori. Una possibilita' che e' prevista, oggi, dalla legge sul contrasto della poverta' e che vorremmo fosse applicata in modo sistematico: solo quando l'ascolto e la partecipazione dei bambini rappresenteranno la prassi, e non l'eccezione, sara' data la necessaria centralita' alle loro esigenze e aspettative- prosegue Raffaela Milano- Anche un rafforzamento del sistema di welfare e' indispensabile. Attualmente e' previsto che i servizi sociali territoriali siano ampliati con una quota non inferiore al 15% del Fondo poverta' e che 600 operatori siano selezionati per dedicarsi in modo esclusivo ai beneficiari Rei all'interno dei centri per l'impiego. Interventi di questo tipo sono imprescindibili e urgenti. Per fornire ai nuclei familiari con minori gli strumenti dei quali hanno bisogno per raggiungere una effettiva autonomia, occorre potenziare i servizi sociali territoriali e i servizi dedicati, in particolare, alla prima infanzia, gravemente carenti proprio nelle regioni dove si concentra la poverta' minorile". È fondamentale, dunque, che l'attivazione del Rei rappresenti il primo passo per un piano organico di contrasto alla poverta' minorile, fondato sul sostegno alle famiglie e sul rafforzamento delle reti territoriali sia sociali che educative, conclude Save the Children. (DIRE)

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