23 settembre 2014 ore: 17:24
Società

Save the Children mette in campo un "Fuoriclasse" contro la dispersione scolastica

Il progetto dell'associazione, attivo nelle città di Napoli, Crotone e Scalea in collaborazione con Libera, dà buoni risultati al Sud, dove gli early school leavers sono il 19,4%, con un picco del 22,2% in Campania
Aula scuola. Banchi vuoti

NAPOLI - In Italia 110 mila ragazzi abbandonano prematuramente la scuola, con una percentuale 7 punti sopra l’obiettivo Ue: al Sud gli early school leavers sono il 19,4%, con un picco del 22,2% in Campania. Ma un progetto di “Save the Children” mostra che una strada c’è che dimezza assenze e ritardi e aumenta la partecipazione dei genitori.

L’irregolarità nella frequenza, i ritardi, il mancato passaggio all’anno successivo, le interruzioni: sono tutti  elementi che vanno sotto il nome di “dispersione scolastica”: con il ritorno tra i banchi, Save the Children fa il punto sulle misure per un reale contrasto al fenomeno e alla povertà educativa. E lo fa presentando i risultati del programma “Fuoriclasse”, attivo dal 2012 nelle città di Napoli, Crotone e Scalea, in collaborazione con Libera - Associazioni nomi e numeri contro le mafie e cofinanziato da Bulgari e Fondazione “Con il Sud”.

L’obiettivo dell’intervento era contribuire a ridurre il fenomeno in aree di particolare rischio, dove le percentuali di assenze e inadeguate performance scolastiche sono piuttosto elevate ed il rischio è anche quello dell'arruolamento giovanile da parte della criminalità organizzata. Oggi, a 2 anni dall’avvio del progetto, dalle 30 classi delle scuole coinvolte - parliamo di 750 bambini e ragazzi di scuole primarie e secondarie di primo grado, ovvero tra i 9 e i 13 anni - arrivano belle risposte: i miglioramenti sono notevoli e appaiono ancora più importanti se si tiene conto che a dare frutto sono attività semplici e con costi contenuti, portate avanti sia in orario scolastico che extrascolastico, impiegando metodologie centrate sulla partecipazione attiva ragazzi, che hanno visto il coinvolgimento non solo degli studenti e dei docenti ma anche delle famiglie e di altri adolescenti (circa 2.100 in totale gli studenti coinvolti a Napoli). Tutto ciò, protratto nel tempo, dà non solo risultati positivi ma anche indicazioni per capire di cosa ci sia davvero bisogno nelle scuole del Meridione.
Leggi il servizio completo su Napoli città sociale

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news

Cerca nella sezione libri