Servizio civile, Galantino (Cei): "Forza innovativa per i valori che testimonia"
ROMA - Incoraggiamento “a tutti i giovani che stanno svolgendo la loro attività all’interno dei progetti messi in campo, perché siano di integrazione sociale, di assistenza ai deboli, di tutela dell’ambiente, di promozione culturale, di educazione alla pace”. E’ quanto dichiarato oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la Giornata nazionale del Servizio Civile, che cade nella data della promulgazione della prima legge sull’obiezione di coscienza al servizio militare, la n. 772 del 15 dicembre 1972.
“Da pochi mesi il Parlamento - ha poi ricordato Mattarella - è stato definito un modello di servizio civile universale, in grado di offrire più ampie opportunità ai giovani e maggiore sostegno alle reti di comunità”. “L’auspicio è che al più presto il servizio civile universale possa diventare pienamente operativo, aderendo così alla crescente domanda di partecipazione giovanile, con un incremento di esperienze civiche e di cittadinanza attiva”, ha concluso il Presidente della Repubblica.
Di servizio Civile ha parlato oggi anche il Segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino, aprendo il Convegno "40 anni di Servizio Civile in Caritas. Tra memoria e prospettive", promosso a Roma da Caritas Italiana per ricordare i 40 anni dall’avvio della sua esperienza con gli obiettori di coscienza e i giovani volontari.
Per mons. Galantino la scelta dei primi obiettori ha portato ad una “esperienza significativa, una scuola di pace e di nonviolenza, in anni in cui si pensava che invece la soluzione fossero le armi”. Ed ancora oggi il servizio civile si mantiene come “forza innovativa, che non è controcorrente a tutti i costi, ma per i valori che testimonia come la solidarietà e la cittadinanza attiva”. Un’esperienza anche e soprattutto ecclesiale per il Segretario della CEI, perché “sa costruire un vivere responsabile, capace di prefigurare nella pace e nella comunione un Regno che non è di questo mondo, ma esige un posto in questo mondo. E che porta a incarnare una fede nel Signore che dice veramente una speranza da vivere in maniera diversa”.
Per Galantino occorrerebbe infine evitare di ridurre il servizio civile ad opportunità solo abilitante al lavoro, ma piuttosto “renderlo uno spazio stabile per i giovani per farsi portatori di valori alti, nuovi, forti. Questa sfida educativa come Chiesa dobbiamo affrontarla”.
Al Convegno di Caritas Italiana è intervenuto anche il Sottosegretario con delega, on. Luigi Bobba, che ha ricordato l’impegno del Governo ad investire in questa esperienza e le novità più rilevanti della recente riforma del servizio civile “universale”, con le sperimentazioni introdotte già nell’ultima progettazione.
Bobba ha rivendicato la sua azione politica di questi anni, che si avvia a conclusione con il termine della Legislatura nelle prossime settimane, e sottolineato anche le recenti proposte innovative, come ad esempio l’aver “costruito le condizioni per l’impiego di 3.000 giovani con status di protezione internazionale per fare esperienza con altri giovani e non in un ‘ghetto’. Una strada possibile di integrazione per vivere una appartenenza concreta alla nostra comunità”. “Vedere in questi anni questi giovani in servizio e capire cosa hanno interiorizzato è stato gratificante e spero che quello che abbiamo costruito possa generare frutti anche per il futuro”, ha concluso il Sottosegretario Bobba. (FSp)