Servizio civile, Gentiloni: è la difesa della patria senza divisa
ROMA - "C'e' chi difende la nostra patria, la nostra bandiera, con la divisa nelle missioni internazionali. E c'e' chi la difende senza divisa in Italia e all'estero grazie al Servizio civile. E' una attivita' nobile". Lo dice il premier Paolo Gentiloni all'incontro con il Servizio civile universale all'Auditorium Parco della musica.
"Il mondo del volontoriato italiano e' il pezzo di Italia che quando vai all'estero sei fiero e orgoglioso, e' quel pezzo di Italia che racconta di un paese generoso", sottolinea.
C'e' "l'impegno del governo per rendere stabile il servizio civile" che "ha segnato record che ci rende orgogliosi," dice il premier. Gentiloni lo vuole "piu' flessibile, piu' legato all'attivita' di lavoro, agli sbocchi professionali possibili".
"Con gradualita' speriamo di conseguire l'obiettivo, lanciato dall'allora presidente Renzi, di arrivare a 100 mila giovani coinvolti. Le domande sono piu' o meno quelle. Il governo Gentiloni sta facendo molto perche' crede in questa esperienza che e' una vera opportunita' di crescita per le persone e un servizio per la comunita'" - afferma il sottosegretario alle Politiche Sociali Luigi Bobba.
Bobba indica quindi tre obiettivi per il futuro: "Il respiro europeo, il legame tra l'esperienza del servizio civile con quello che succede dopo e infine spalancare le porte del servizio civile ai giovani che hanno poche opportunita'".
(DIRE)