Servizio civile, relazione al parlamento: "Progressivo consolidamento"
ROMA - È stata pubblicata oggi sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale (DGSCN) la “Relazione al Parlamento sull'organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del servizio civile per l'anno 2016”. “L’anno 2016 ha segnato una tappa fondamentale nel percorso del Servizio civile nel nostro Paese, grazie all’emanazione della legge 6 giugno 2016, n. 106 che ha disposto la delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale, dettando i principi e i criteri direttivi su cui costruire i decreti delegati”, ricorda il sottosegretario con delega, on. Luigi Bobba, nell’introduzione alla Relazione.
“È stato anche un anno ricco di attività ed iniziative – prosegue l’on. Bobba - . Abbiamo dato la possibilità di effettuare il servizio civile a oltre trentatremila ragazzi, abbiamo rafforzato la collaborazione con gli altri ministeri e istituzioni dello Stato per l’emanazione di bandi tematici, abbiamo continuato a sperimentare progetti a carattere internazionale e a sostenere “Garanzia Giovani”, il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, per il quale l’Italia ha visto il riconoscimento del Servizio civile tra le misure finanziabili con fondi comunitari”.
“Tutto senza perdere di vista il valore più importante, ossia la costruzione di un rapporto tra i nostri giovani e le istituzioni, le associazioni, il territorio, nella convinzione che il Servizio civile rappresenta una porta aperta verso il mondo del lavoro, oltre che un’opportunità per mettersi in gioco, inserirsi attivamente nella vita del Paese e porsi al servizio della propria comunità”, conclude il Sottosegretario.
Dal punto di vista dei numeri il quadro che emerge dalla Relazione mostra per lo scorso anno “un Servizio civile in salute e in progressivo consolidamento”, come scrive il Dipartimento. “Risultano, infatti, in aumento, rispetto al 2015, le richieste di iscrizione e di adeguamento presentate dagli enti, così come si conferma significativo il numero di volontari avviati al servizio. Sette i bandi pubblicati nell’arco dell’anno 2016 per la selezione di complessivi 39.703 volontari da impegnare in 4.278 progetti, di cui 19 relativi al PON IOG – ‘Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani’”, si legge nella Relazione.
Durante tutto il 2016 risultano inoltre avviati al servizio 33.532 volontari, di cui: 32.886 in Italia, e in particolare il 42,67% nelle regioni del Sud (isole comprese), e 31,41% e 25,92% rispettivamente nelle regioni del Nord e del Centro. Sono poi 646 gli avvii all’estero con 230 volontari impegnati in America (America del sud e America del centro, con una percentuale del 35,60%), 198 volontari in Africa (30,65%), Europa e Asia rispettivamente con 184 (28,48%) e 28 (4,34%) volontari, e infine 6 unità (0,93%) in Oceania. Relativamente alle Aree di intervento dei volontari avviati in Italia, più della metà (il 56,61%) è stato impegnato nei progetti collocati nell’ambito dell’Assistenza; seguono a notevole distanza l’Educazione e Promozione Culturale con il 26,74% e il Patrimonio Artistico Culturale con l’11,81%, mentre i settori dell’Ambiente e della Protezione Civile non arrivano complessivamente al 3%. Per l’estero, il 20,74% dei giovani è stato inserito in progetti dell’area di intervento “Assistenza”, più della metà (il 51,70%) nell’area della “Cooperazione ai sensi della legge 49/1987”, il 17,65% nell’area “dell’Educazione e Promozione Culturale”, il 6,97% nel “Sostegno comunità italiani all’estero”, e meno 2% nell’area “Patrimonio Artistico Culturale”. (FSp)