22 novembre 2013 ore: 14:53
Giustizia

Violenza sulle donne, 6 figli su 10 assistono ai soprusi

In cinque anni si sono rivolte ai Centri antiviolenza della Toscana oltre 8 mila donne. Aumentano quelle italiane. L’assessore Allocca: “Siamo l’unica regione ad aver attivato un osservatorio sul fenomeno”
Contest europeo sulla violenza contro le donne Mostra violenza donne 11

Opera finalista

FIRENZE - Dal 1 luglio 2009 al 30 giugno 2013 si sono rivolte ai 20 Centri antiviolenza toscani 8.218 donne, un dato che è via via cresciuto: 1.725 (2009-2010), 1.860 (2010-2011), 1.983 (2011-2012), 2.424 (2012-2013). Dalla prima rilevazione (2009-2010) il numero di accessi è aumentato di circa il 42%. Tuttavia la variazione percentuale più importante (+23%) c'è stata nell'ultimo periodo (rispetto al precedente). E, come anticipato, il contributo maggiore è arrivato dalle donne italiane (la percentuale di quelle straniere, nei quattro anni, è pressoché rimasta invariata). 

Le caratteristiche dell'utente medio sono piuttosto diverse tra italiane e straniere. Riguardo alle prime, hanno tra 30 e 49 anni, un titolo di studio medio-alto, un'occupazione stabile e più di 4 su 10 sono sposate; in aumento impiegate e libere professioniste. Le seconde invece hanno, per la maggior parte, sotto i 40 anni, non hanno un'occupazione stabile, quasi 6 su 10 sono sposate e il 43% convive ma non ha un reddito fisso.

L'aggressore in 6 casi su 10 è il partner, in 2 su 10 è l'ex partner. Violenza economica, psicologica e fisica sono tipi di violenza che avvengono soprattutto tra le mura domestiche, con percentuali ancora più elevate tra le utenti straniere. La violenza sessuale è perpetrata dal partner per il 51,4% delle italiane che ne parlano e per il 68,5% delle donne straniere. Quasi un quarto delle italiane che ha dichiarato di aver subito violenza sessuale l'ha subita da un parente. Lo stalking si conferma violenza tipica dell'ex partner, anche se le donne straniere lo subiscono anche da quello attuale. Un dato preoccupante: nel 61% dei casi i bambini assistono alle violenze. Dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2013 quasi 6 mila ragazzi hanno visto le proprie madri vittime di un sopruso 'consumato' soprattutto tra le mura domestiche. Di questi, 4.322 sono minorenni. Il sistema toscano di intervento, oltre ai 20 Centri antiviolenza, comprende anche 53 sportelli di ascolto e 10 case rifugio con 75 posti letto/nucleo (1 ogni 49 mila abitanti circa: le raccomandazioni internazionali ne richiedono almeno 1 ogni 10 mila; la media nazionale è di 1 ogni 120 mila). Il rapporto inoltre analizza gli accessi ai consultori nell'area abuso e maltrattamento (3.400 tra il 2009 e il 2012) e i casi di femminicidio (28 dal 1 luglio 2009 al 30 giugno 2013).

"In Italia – ha spiegato l’assessore della regione Toscana Salvatore Allocca – siamo l'unica regione ad aver attivato un osservatorio sul fenomeno. E tante regioni ci chiedono informazioni sul lavoro che stiamo facendo. In effetti in Italia manca una fonte ufficiale sul fenomeno che, a giudicare dai dati che abbiamo raccolto sul territorio, sembra voler uscire allo scoperto. Le donne insomma stanno sempre più acquistando consapevolezza del fatto di trovarsi all'interno di una situazione pericolosa e vogliono uscirne. E grazie alla rete di centri antiviolenza, consultori e pronto soccorso con Codice rosa la Toscana ha deciso di aiutarle. Sempre a livello nazionale – ha concluso l'assessore - è stata da poco approvata la legge che però mette l'accento soprattutto sulla repressione, mentre invece è fondamentale lavorare sulla prevenzione, da quella primaria fino agli interventi salva vita. E la Toscana ci sta provando". 

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