14 dicembre 2023 ore: 16:52
Società

Sessanta giovani a rischio dispersione scolastica producono vasi, pizzi, abiti e tessuti

di Serena Termini
Domani, alle 10.30 al Parco Horcynus l'evento conclusivo del progetto ConNEETtori della Fondazione di Comunità di Messina
I ragazzi al lavoro nei labs 2 ok
PALERMO – Con arte, cultura e tradizione, in chiave di eco-sostenibilità 60 giovani (a rischio dispersione scolastica, con fragilità educative o esclusi da percorsi scolastici e lavorativi) hanno partecipato al progetto ConNEETtori della Fondazione di Comunità di Messina. L’evento conclusivo è previsto per domani, alle 10.30 al Parco Horcynus Orca, Capo Peloro di Messina. I giovani, hanno ideato e realizzato un tessuto di arredo e un abito arricchito con decorazioni che rivisitano l'antica tradizione di lavorazione del pizzo a tombolo di Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania.

Inoltre, hanno prodotto due vasi in bioplastica che rilanciano la nascente produzione di bioplastiche a Roccavaldina da utilizzare in percorsi Caltagirone, Roccavaldina e Como hanno preso parte a ConNEETtori, progetto di formazione messo in campo grazie al Fondo di Beneficienza di Intesa San Paolo in partnership con Fondazione MeSSInA, Cometa (Como), EcosMed.

Domani, venerdì 15 dicembre, docenti ed esperti, racconteranno il percorso di ConNEETtori, un progetto che mette insieme sapere, attività di laboratorio, scambio peer-to-peer con l’idea di realizzare prodotti su commessa con un potenziale sbocco sul mercato. Si tratta di un learning by doing sviluppato con il supporto di professionisti dei settori interessati nel nome della valorizzazione di tradizioni e specificità territoriali rivisitate in chiave moderna grazie al design e alla tecnologia. In questi mesi, in particoalre, gli studenti dell’indirizzo “Operatori delle lavorazioni tessili” della scuola Oliver Twist che fa capo a Cometa (Como) e il gruppo classe della sezione “Moda Sostenibile”dell’Istituto C.A. Dalla Chiesa di Caltagirone – in tutto 48 ragazzi - si sono incontrati prima a Mirabella Imbaccari e poi a Como dove si sono alternate visite a realtà rappresentative dei territori e formazione, con laboratori guidati da artigiani, designer e professionisti di fama internazionale.
“La formazione tradizionale è basata su competenze ormai non più utili  per affrontare le sfide che quest’epoca chiede soprattutto alle nuove generazioni - evidenzia Giorgia Turchetto, project manager di ConNEETori – . Metodi come l’apprendimento in situazione - dal fare al sapere – sono invece finalizzati e più spendibili nel mondo del lavoro, non solo per la qualità della formazione delle competenze professionali, ma ancor più per quelle trasversali. Lo strumento della commessa e un approccio al design come cultura e metodo di progetto è stato essenziale per la costruzione, in ambito educativo e formativo, del nesso tra disciplina e realtà. Con le varie attività educative e formative, abbiamo aiutato i ragazzi a sviluppare una resilienza e una nuova coscienza ecologica, unendo le competenze digitali al pensiero creativo, e riconoscendo le tradizioni e i patrimoni materiali e immateriali dei luoghi in cui vivono”.

Domani, a Capo Peloro, dalle 10.30 alle 12.30, interverranno, oltre ai giovani, Marco Giunta (responsabile del Polo Olivettiano di Bioplastiche di Roccavaldina), Bernardo Corbellini, (toy designer e docente del percorso), Giuppi Sindoni (architetto ed esperta di rigenerazione Urbana di EcosMed, Luca Fois, docente del Politecnico di Milano e coordinatore del percorso formativo di Roccavaldina), Silvia Testin (docente e tutor di Cometa Formazione), Maria Grazia De Francisci (Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “E. De Amicis”), Angela Terranova (presidente dell'associazione Opera del Tombolo e delle Arti Manuali di Mirabella),Giovanni Figini (dirigente scolastico di Cometa Formazione, Scuola Oliver Twist).
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