Affido condiviso, Spadafora: il ddl Pillon va rivisto
Vincenzo Spadafora
Roma - Il disegno di legge Pillon, depositato in Senato e che rivede la materia dell'affidamento condiviso, andra' rivisto. Lo assicura il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alle Pari opportunita' e politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, intervenendo alla presentazione della VII edizione el Dossier di Terre des Hommes per la Campagna Indifesa 'La condizione delle bambine delle ragazze nel mondo'.
"Emerge che sono in aumento- sottolinea Spadafora- i reati e le violenze sui bambini e sulle bambine, in particolare i reati di pedopornografia e i maltrattati in famiglia. Questo e' grave e deve far rivedere al parlamento e al governo proposte come il ddl Pillon che non aiuta. Mi riferisco ai casi di maltrattamenti in famiglia. Dobbiamo assolutamente rivedere quella proposta e far si che tutte le proposte successive rimettano al centro esclusivamente l'interesse dei bambini e delle bambine. Non ci deve essere alcun arretramento culturale sul tema dei diritti nel nostro paese".
Sono allarmato dai dati del rapporto Terre des Hommes perche' presentano in generale un aumento dei reati nei confronti dei bambini e delle bambine. E mi ha colpito molto che tra questi reati uno di quelli in aumento, oltre quello preoccupante legato alla pedopornografia, sia quello legato ai maltrattamenti in famiglia dei bambini". Continua il sottosegretario.
"Il tema- spiega - l'ho collegato alla proposta del senatore Pillon perche' e' una proposta complessa che rivede tutto il sistema di affidamento dei bambini in casi di separazioni delle coppie e soprattutto che non tiene conto di tutta una serie di cose, come puo' essere anche il caso minori maltrattati, per cui e' un decreto che di fatto e' come se dividesse il bambino in due parti uguali, come se fosse un oggetto e senza tenere presente che parliamo di una persona di minore eta' sulla quale fare una serie di valutazioni che non possono essere fatte in maniera scientifica ma che devono essere a volte fatte caso per caso. Per cui credo che il nostro dovere sia rivedere in Parlamento la proposta come cosi' e' stata formulata perche' dal mio punto di vista non e' assolutamente possibile approvarla". (DIRE)