6 luglio 2016 ore: 12:54
Salute

Alzheimer, formare le forze dell'ordine per rintracciare chi scompare

Progetto condiviso tra la prefettura, azienda sanitaria provinciale ed il Centro regionale di neurogenetica: a Catanzaro un corso professionale destinato a forze dell’ordine e vigili del fuoco
Un'immagine del Centro regionale di neurogenetica di Lamezia

Un'immagine del Centro regionale di neurogenetica di Lamezia

L'èquipe sanitaria del centro regionale di neurogenetica
L'èquipe sanitaria del centro regionale di neurogenetica

CATANZARO - Rintracciare le persone scomparse in Alzheimer: è l'obiettivo di un corso di formazione professionale, frutto di un progetto condiviso tra la prefettura di Catanzaro, l’azienda sanitaria provinciale ed il Centro regionale di neurogenetica. L’iter formativo, destinato agli uomini delle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco,  ha avuto come scopo quello di contribuire a contrastare il fenomeno della scomparsa di persone affette da demenza. Secondo i ricercatori e gli esperti del Centro di neurogenetica che ha sede a Lamezia, si ritiene che “molte delle persone affette dalla malattia di Alzheimer, con l’avanzare della patologia, avranno disturbi neuropsichiatrici gravi ed un comportamento errabondo che li porterà a vagare per le strade, col rischio di perdersi”. “La malattia – spiegano i medici del centro - genera confusione, perdita di memoria e declino di altre funzioni cognitive, per cui i soggetti colpiti perdono la capacità di comprendere il pericolo e non sono in grado di riconoscere più i luoghi abitualmente frequentati. Per cui, se si allontanano, spesso non riescono più a fare ritorno a casa. Inoltre, è da mettere in conto che ben il 60 per cento delle persone che si smarriscono, riportano lesioni gravi o vanno incontro alla morte, se non vengono ritrovate entro 24 ore”. 

Un'immagine del Centro regionale di neurogenetica di Lamezia
Un'immagine del Centro regionale di neurogenetica di Lamezia


Il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, in coerenza con un protocollo di intesa nazionale tra ministero della Salute, Ministero dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche sociali, ha voluto promuovere il corso di formazione coinvolgendo il Centro regionale di neurogenetica, considerata come struttura sanitaria esperta in tale materia. Grazie alla collaborazione del direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale Giuseppe Perri, si è riusciti a realizzare il progetto realizzato con risorse ordinarie. Il percorso formativo si è articolato in cinque giornate ed è stato sviluppato con argomenti centrati sulle conoscenze elementari delle malattie riguardanti le demenze, con una prospettiva di tipo clinico-epidemiologico e di impatto ambientale. Particolare attenzione è stata riservata alle caratteristiche demografiche ed orografiche del territorio calabrese. Inoltre, sono state affrontate tematiche relative al rapporto con la famiglia del paziente con demenza, al supporto psicologico dei familiari, alla comunicazione con la persona malata. Sono state date indicazioni su come indirizzare le ricerche e cosa fare in presenza di un disperso appena ritrovato.

I relatori del corso sono stati dirigenti medici, psicologi e assistenti sociali del Centro regionale di neurogenetica; tra loro anche  Amalia Cecilia Bruni, responsabile del centro nonché ricercatrice di fama mondiale.  Il corso ha registrato un notevole gradimento da parte del personale cui è stato destinato; in virtù di ciò si pensa già di realizzare una nuova edizione rivolta ai vigili urbani, agli operatori della protezione civile e alle associazioni di volontariato. (msc)

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