Arresto per i clienti prostitute, Bologna boccia Firenze
BOLOGNA - Le ordinanze anti-prostituzione adottate da alcuni Comuni, come Firenze, sono inefficaci perche' spostano il problema da una zona all'altra della citta', senza risolverlo. La bocciatura arriva dall'assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna, Riccardo Malagoli, rispondendo oggi in Consiglio a tre interrogazioni del centrodestra. A citare in particolare l'ordinanza di Firenze, chiedendo al Comune di Bologna di adottare provvedimenti simili, e' l'esponente di Forza Italia Francesco Sassone. La Giunta Merola pero' non e' d'accordo. "Le ordinanze applicate in altri Comuni con l'obiettivo di contrastare la prostituzione- afferma Malagoli- si ritiene che non abbiano un'effettiva efficacia nel contenimento del fenomeno, ma si limitino a un temporaneo spostamento della prostituzione in zone non colpite dalle ordinanze, per poi tornare a una situazione analoga nel momento in cui il provvedimento perda efficacia".
Al contrario, rivendica l'assessore, "e' ampiamente dimostrato che i programmi di assistenza alle vittime e di sostegno ai percorsi di fuoriuscita" dalla tratta abbiano un "risultato effettivo e concreto". Il progetto Oltre la Strada, messo in atto a Bologna, ad esempio registra "percentuali di successo intorno all'87% dei percorsi attivati". Scettica la leghista Lucia Borgonzoni. "Le ordinanze da sole non bastano, concordo- afferma- ma una cosa non esclude l'altra". E anche il civico Giulio Venturi della lista Insieme Bologna esorta il Comune ad "adottare provvedimenti" come le ordinanze, perche' in particolare in zona Fiera "la situazione e' diventata impresentabile e indecorosa". (DIRE)