28 marzo 2014 ore: 08:04
Famiglia

Bambini in affido e in comunità: il 40% viene da altre esperienze "fuori famiglia"

Conferenza Infanzia. Belotti (Centro documentazione infanzia "fuori famiglia"): "Non si sa se questa elevata mobilità sia motivata da esigenze di ricerca della migliore soluzione possibile o da incertezze e instabilità del sistema di protezione”
Salvatore Esposito/Contrasto Comunità Colmena - Foto 3

Ragazzi nella stanza da letto

BARI – Il 40% dei minori accolti proviene da precedenti esperienze di accoglienza: i bambini in affidamento prevalentemente da altre esperienze di affido, così come i bambini in struttura da altri “collocamenti” in struttura.  Lo rivela l’ultima indagine del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza “fuori famiglia”, presentata in occasione della Conferenza nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, che si chiude oggi a Bari. “Non si è in grado di sapere quanto questa elevata quota di bambini sia interessata da una mobilità motivata da esigenze di ricerca della migliore soluzione possibile (anche a fronte di pronta accoglienza dovuta a emergenze) – sottolinea Valerio Belotti, curatore dell’indagine - oppure da incertezze e instabilità del sistema di protezione”. E’ certo che “i passaggi tra luoghi coatti, spezzando in più occasioni la continuità e la reciprocità dei legami e degli affetti, rischiano di moltiplicare gli effetti traumatici dovuti alle separazioni”.

I provvedimenti d’urgenza. Il 26% dei bambini "fuori famiglia" sono stati allontanati in base a una misura di protezione assunta in via di emergenza dalle forze dell’ordine oppure dai servizi sociali e sanitari, “un’altra area critica in cui gli interventi di separazione avvengono senza poter essere opportunamente condivisi”.

Il confronto europeo. L’Italia sembra utilizzare lo strumento dell’allontanamento in misura minore rispetto ai paesi europei.  In Francia, stando ai dati istituzionali (31 dicembre 2010), i minorenni accolti presso una famiglia affidataria e presso una struttura residenziale per motivi assistenziali erano 133.671 (9‰ della popolazione con meno di 18 anni). In Germania  circa 111.300 (8‰);  nel Regno Unito (31 marzo 2010)  si contavano 60.240 bambini accolti presso le famiglie affidatarie e le strutture residenziali (6‰). La Spagna  conta 37.075 (4‰) una cifra vicina all’Italia dove sono 29.309 i bambini e ragazzi.

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