16 febbraio 2017 ore: 14:51
Giustizia

Carcere, ora anche i detenuti di Bollate possono inviare mail

Da 15 giorni è stato attivato "Zeromail", servizio gestito da una cooperativa sociale che permette ai reclusi di inviare e ricevere messaggi nel giro di poche ore. Finora inviate più di 500 mail: dagli auguri di San Valentino alle richieste agli avvocati. Fino ad oggi potevano scrivere solo lettere
Carcere, corridoio con celle aperte

MILANO - Chi ormai scrive lettere nell'era di internet e della mail? Qualche nostalgico e i detenuti. Questi ultimi non hanno accesso alla Rete e quindi devono affidarsi ancora a carta e penna. Con un problema però: tra la trafila in carcere e le poste, la missiva arriva a destinazione dopo 10 giorni. E la risposta, di un parente, della moglie, dei figli o di un amico arriva almeno dopo altrettanti. Ed è per questo che sta riscuotendo un grande successo "Zeromail", il servizio di invio e ricezione delle mail per i detenuti del carcere di Bollate, gestito dalla cooperativa sociale Zerografica. Partito il primo febbraio, ha già permesso l'invio di almeno 500 mail: dai romantici messaggi d'amore per san Valentino a quelli più austeri verso gli avvocati. Sono 60 i detenuti che, senza pensarci un attimo, si sono abbonati subito. E ogni giorno se ne aggiungono altri, man mano che il passa parola fa conoscere il servizio. Il meccanismo è semplice: il detenuto scrive il suo messaggio su un foglio, ogni giorno uno dei detenuti della cooperativa passa nelle celle a ritirare le lettere, che vengono scansionate e inviate entro il giorno dopo. La risposta del destinatario segue il processo inverso: viene stampata, chiusa in busta e consegnata al detenuto.

- "Chi vuole può mandare anche disegni o foto -spiega Luca, uno dei detenuti incaricati-. Possono scrivere in qualsiasi lingua. Per gli stranieri è veramente la soluzione di un problema che sembrava insormontabile: se per un italiano i tempi per far arrivare una lettera è in media di dieci giorni, per loro potevano passare anche mesi". Il servizio è in abbonamento: quello base costa 12 euro per 30 mail. "È un risparmio notevole per il detenuto -aggiunge Luca-, visto che la lettera classica costa circa 1,50 euro". In Lombardia, per ora, solo i detenuti di Bollate hanno la possibilità di inviare in questo modo delle mail. In alcune carceri italiane, come quello romano di Rebibbia o quello di Frosinone, è attivo un servizio simile da alcuni anni. (dp)

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