Chi non fa volontariato invecchia prima. La scelta di Massimo e Bernardo
- BERGAMO - Iniziare una nuova esperienza di volontariato non è sempre semplice: le realtà all’interno delle quali operare sono tante, le aspettative di chi intraprende l’esperienza altrettante, e spesso non è facile capire quale tipo di attività sia la più adatta a ciascun volontario. Per aiutare gli “aspiranti volontari” ad inserirsi all’interno del mondo del volontariato il CSV di Bergamo da diversi anni promuove percorsi di orientamento al volontariato. In particolare da qualche anno, in collaborazione con l’Università della Terza Età, propone “Una scelta per tutte le età”, incontri pensati ad hoc per le persone già in pensione o in procinto di esserlo, che prevede la presentazione di attività di volontariato che possano valorizzare a pieno le competenze che queste persone possono offrire al proprio territorio.
Tra chi ha partecipato negli anni scorsi c’è Massimo Bini, 65 anni, che appena andato in pensione ha deciso di investire del tempo in attività di volontariato: “Avvicinandomi alla pensione ho iniziato a pensare a come impiegare il mio tempo, e fin da subito ho immaginato di poterne dedicare un po’ agli altri, - racconta -. L’ho trovato molto utile perché mi ha permesso di scoprire le realtà presenti sul territorio e approfondire le motivazioni della scelta che stavo compiendo. Ora sono uno degli autisti per l’Auser, dove ho svolto il tirocinio che era previsto dal corso, ma sono attivo anche in altre attività di volontariato grazie alle quali sfrutto le competenze che ho raggiunto grazie al lavoro”. Per Massimo la scelta del volontariato è “un modo per restituire a chi è in difficoltà il bene ricevuto nella mia vita familiare e professionale”.
Sono tanti i pensionati che hanno ancora molto da offrire alla società, non tutti scelgono di farlo all’interno di un’organizzazione, qualcuno offre la sua disponibilità per attività specifiche e con una durata temporale limitata. Come Bernardo Perlman, che ha prestato servizio volontario durante il periodo di Expo all’interno del progetto di VolontariXBg: “Nel 2015 ero da poco andato in pensione e avevo del tempo da mettere a disposizione, - racconta. - Se non si fa qualcosa per gli altri si invecchia prima, e io credo che chi ha competenze ed esperienze debba metterle a disposizione della comunità e trasferirle ad altri. Nella mia vita lavorativa ho viaggiato molto e parlato le lingue straniere; ho pensato che in questo progetto avrei potuto metterle in pratica, offrendo qualcosa alla mia città e aiutando gli altri”.
E anche Bernardo ha una sua idea di quello che il volontariato rappresenta oggi: “Uno dei problemi del nostro tempo è la solitudine e la mancanza di comunicazione tra le persone: io ritengo che oggi il volontariato non sia solo quello ‘assistenzialistico’, ma significhi anche condividere tempo, ascolto, relazione. Può essere ‘condividere il pane’, ma anche condividere esperienze, accogliere, ascoltare, indirizzare, trasferire competenze tra generazioni”.
Il percorso inizierà venerdì 24 marzo, nell’aula corsi del CSV di Bergamo in via Longuelo 83. Per maggiori informazioni scrivere a orientamento@csvbg.org o telefonare allo 035.234723. (Chiara Roncelli)