8 giugno 2017 ore: 17:55
Ambiente

Clima, i fotoreporter bolognesi raccontano il mondo stravolto

Si chiama “Il mondo trasformato” ed è la mostra che raccoglie 33 scatti di Paolo Righi, Mario Rebeschini e Luciano Nadalini sui cambiamenti climatici. Obiettivo? Muovere le coscienze. In Regione fino al 12 giugno
Il mondo trasformato - Locandina mostra

BOLOGNA - Tre fotoreporter bolognesi raccontano per immagini l’impatto del cambiamento climatico e dell’inquinamento. Paolo Righi, Mario Rebeschini e Luciano Nadalini, insieme alla presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta Saliera, hanno presentato al pubblico la mostra “Il mondo trasformato” sul tema dell’ambiente e dei suoi risvolti sociali: 33 stampe di luoghi del mondo, con spazio anche per l’Emilia-Romagna, inaugurate questa mattina nella sede del Consiglio regionale. L’evento si è svolto nell’ambito delle iniziative per il G7 Ambiente, in programma fino al 12 giugno. Fotografie il cui auspicio è di “muovere le coscienze”, spiega Luciano Nadalini, tra gli autori della mostra. Le scene raffigurate sono impressionanti: una famiglia colpita dagli effetti di un uragano; un uomo che raccoglie beni essenziali sulla collinetta di una discarica; una nube di smog arancione che si staglia sopra Bologna; i pericoli della siccità e dell’inquinamento.

Scorci di vita quotidiana, paesaggi naturali e urbani, che mostrano i cambiamenti nel corso del tempo nei confronti dell'ambiente. Un esempio? La fotografia della discarica a cielo aperto di Crevalcore, oggi scomparsa, realizzata da Paolo Righi: “Noi fotografi cerchiamo di raccontare, di sensibilizzare per quanto possibile, ma soprattutto di sensibilizzarci e scavare nelle cose e di darci risposte. O perlomeno di farci domande”, spiega il fotografo, che per la mostra si è focalizzato sulla situazione emiliano-romagnola. “Il fotogiornalismo serve ancora, ma dev’essere fatto con molta attenzione perché rischia di dire banalità. Bisogna entrare nella storia e non trattarla come una news mordi-e-fuggi”, aggiunge Mario Rebeschini, che però spiega con una nota di disillusione: “La fotografia per il sociale è scomparsa dai giornali, se ne parla solo quando c’è una catastrofe, non c’è più un giornale o una rivista che tratti queste cose. Tu fai migliaia di foto e non sai più a chi darle. Te le tieni in archivio, per poi usarle dopo anni, come ad esempio le foto di questa mostra”. Insieme alla mostra, promossa nell’ambito del programma regionale All4thegreen per il G7 Ambiente, è stato presentato anche il video divulgativo “Buonasera clima”: tre puntate da un’ora ciascuna, sintetizzate da un trailer di un minuto e mezzo, condotte da Franz Campi e Federico Taddia: una sfida tra classi liceali con gli esperti di cambiamento climatico (tra cui anche una diretta con l’Antartide) nel set televisivo allestito nella sala “Guido Fanti” dell’Assemblea legislativa nell’ambito del Green social festival. (Dire)

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