Conferenza infanzia, si riparte dall'Osservatorio e dal Piano nazionale
BARI - La quarta Conferenza nazionale per l'infanzia si chiude con le rassicurazioni del sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Teresa Bellanova che il "ricostituendo" Osservatorio nazionale per l’infanzia sarà insediato "in tempi brevi, brevissimi" e che il patrimonio di contributi, buone pratiche e sollecitazioni arrivate in questa due giorni non andranno perdute, anzi costituiscono una base di lavoro per il nuovo Piano d'azione per l'infanzia. "Un Piano - dice - alla cui redazione siamo chiamati a collaborare tutti, Stato, regioni, enti locali, operatori del settore e società civile e che dovremo tutti dovremo concorrere a dotare di risorse adeguate per garantire la realizzazione dei suoi enunciati".
box L'annuncio, anticipato nel primo giorno di Conferenza dal ministro Poletti, era ormai atteso e dato per acquisito. Ma le associazioni e gli operatori chiedono di più. Risorse, certamente. Ma soprattutto un cambio di passo, chiedono che il Piano sia davvero biennale come previsto dalla legge, che non ci siano anni di vuoto tra un documento e l'altro, una strategia complessiva delle politiche per l'infanzia. In altre parole: continuità. E che le raccomandazioni del terzo settore vadano oltre la formulazione del piano e permeino più in generale le politiche.
Sullo sfondo la questione delle deleghe non ancora assegnate. La solleva non unico il Garante per l'infanzia Vincenzo Spadafora sottolineando l'urgenza di avere referenti certi su temi delicati e complessi. E il sottosegretario s'impegna: su questi temi delega o no continuerà a laviorare.