Corridoi umanitari, dalla Siria i primi arrivi del 2018
Foto Comunità Sant'Egidio
Roma - Di fronte a nuove chiusure e a pericolose strumentalizzazioni del fenomeno immigrazione c'e' un'Europa che continua a credere che il suo futuro e' anche nella capacita' di accogliere e integrare. Dopo l'arrivo di oltre 1.000 profughi dall'inizio del 2016, la Comunita' di Sant'Egidio, insieme alla Fcei e alla Tavola Valdese, si prepara a dare il benvenuto, il 30 gennaio a Fiumicino, ad un nuovo gruppo di 30 profughi siriani. Lo stesso avverra', il giorno prima a Parigi, all'aeroporto Charles de Gaulle, per una quarantina di persone, insieme ad altre organizzazioni cattoliche e alle Chiese protestanti francesi.
Si tratta in entrambi i casi di famiglie con bambini e alcuni malati. Verranno accolte con un percorso di integrazione secondo il progetto dei Corridoi Umanitari, che oltre a Italia e Francia ora e' attivo anche in Belgio. Un'iniziativa autofinanziata dalla societa' civile, in accordo con le istituzioni, che ormai non e' piu' un esperimento: dimostra concretamente la possibilita' - in presenza di un progetto - di accogliere e integrare guardando al futuro dell'Europa e non a muri e rifiuti che riportano a tristi ricordi del passato e non aiutano lo sviluppo del continente.
E' da ricordare che in Siria la guerra purtroppo non e' finita, ma anzi in queste ultime settimane si sono aperti nuovi fronti. Anche per questo motivo i corridoi umanitari risultano preziosi: invitano l'Europa a prenderne coscienza e rafforzano la richiesta di pace per questo Paese, vittima di terribili sofferenze e colpevolmente abbandonato dalla comunita' internazionale.
A Fiumicino il benvenuto ai profughi siriani e una conferenza stampa di bilancio sono fissati per le 10.30 di martedi' 30 gennaio, arrivo per i giornalisti entro e non oltre le 9.30 alle partenze del Terminal 3 di Fiumicino (porta 3, accanto all'ufficio informazioni) per essere accompagnati nel luogo della conferenza.
Interverranno Marco Impagliazzo, presidente della Comunita' di Sant'Egidio, Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Mario Giro, viceministro degli Esteri e rappresentanti del ministero dell'Interno.
(DIRE)