Crisi industriale a Terni, Chiesa e Fondazione Carit aprono un Emporio solidale
L'emporio della Caritas diocesana di Perugia
ROMA - Un nuovo Emporio della solidarietà è stato aperto ieri in Umbria, a Terni, in via Vollusiano 18, giusto a ridosso del centro città e a pochi passi dalla stazione. L’obiettivo della Chiesa locale è quello di aiutare le famiglie della Conca ternana, un posto dove gli ultimi dati economici raccontano che gli avviamenti al lavoro hanno indice negativo ( -2,5 per cento), come il settore delle costruzioni (-2,5 per cento) e il terziario (- 5.4 per cento), praticamente crollato. Sullo sfondo c’è sempre la ristrutturazione dell’acciaieria dopo l’ultimo recente sciopero e la potente crisi del suo indotto, strategico e vitale per il territorio, mentre i sindacati si lanciano accuse al vetriolo: secondo la Rsu Uilm dellaTk-Ast alcuni sindacalisti, in questa fase delicatissima, si comporterebbero come “galoppini al servizio dell’azienda, rischiando di mandare all’aria l’intera trattativa”. Intanto, alla Regione dell’Umbria, discutono sul riconoscimento da parte dello Stato della situazione di ‘crisi industriale complessa’ per l'area Terni-Narni. A fotografare la soffocante crisi della Conca ternana ci sono anche le dichiarazioni della presidente della sottosezione della Associazione nazionale magistrati presso il Tribunale di Terni, Natalia Giubilei: "La crisi ha raddoppiato le esecuzioni, mobiliari e immobiliari, c'è stato un notevole aumento del numero degli sfratti e delle cause di lavoro per i licenziamenti, mentre molte imprese cercano di recuperare il proprio credito".
"In questo clima pesante cerchiamo, per quanto ci è possibile, di dare una risposta concreta alle richieste delle famiglie", ha affermato il direttore della Caritas di Terni-Narni-Amelia,Claudio Daminato "per aiutarle ad affrontare e circoscrivere la situazione di crisi, individuando le cause che sono state all’origine del disagio e aiutando il nucleo familiare ad utilizzare le proprie potenzialità, sostenendolo nel proprio percorso". All’Emporio si potranno prelevare generi alimentari e beni di prima necessità, non più commercializzabili ma perfettamente commestibili o reperiti attraverso raccolte organizzate. "Supportando il bilancio familiare e favorendo una cultura della solidarietà e delle reciprocità, puntiamo a superare la contraddizione fra povertà e spreco".
Sono ancora parole del direttore della Caritas di Terni-Narni-Amelia, che ha presentato così l’Emporio della solidarietà inaugurato venerdì, nel tardo pomeriggio, presso il centro Caritas “Sant’Antonio” (via Vollusiano 18) nell’ambito dei festeggiamenti per il patrono della città San Valentino. All’inaugurazione della struttura, opera della Caritas diocesana e dell’associazione di volontariato San Martino, hanno preso parte il vescovo, padre Giuseppe Piemontese, il presidente della Fondazione Carit, Mario Fornaci e le autorità cittadine. L’Emporio è realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (in seguito alla crisi dell’acciaieria, la Carit aveva già deliberato il Fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro, con uno stanziamento di 100 mila euro) che sostiene l’iniziativa con 115 mila euro e al cofinanziamento di 25mila euro dell’associazione San Martino. L’Emporio della Caritas di Terni è il quarto in Umbria, dopo quelli di Città di Castello, Foligno e Perugia.(Paolo Giovannelli)