29 ottobre 2018 ore: 15:40
Immigrazione

Decreto Salvini, la Regione Toscana: “Avremo 5 mila irregolari sul nostro territorio”

L’allarme lanciato dall’assessore regionale Bugli e dall’assessore comunale di Firenze Sara Funaro: “I Cas diventano luoghi di parcheggio senza corsi di formazione e senza corsi di lingua”
Migranti di spalle, accoglienza - SITO NUOVO

FIRENZE – “Il decreto Salvini è letale per l’integrazione e dannoso per la sicurezza”. Lo ha detto l’assessore regionale toscano Vittorio Bugli durante una conferenza stampa in Regione nella quale è stato lanciato un vero e proprio allarme per gli effetti della misura voluta dal ministro dell’Interno. 

Secondo Bugli, a causa dell’abolizione della protezione umanitaria, “si ritroveranno per strada circa 5mila migranti in Toscana, che di fatto saranno irregolari, come fantasmi. Queste presenze potrebbero essere compensate se ci fossero le espulsioni, ma attualmente in Toscana ce ne sono soltanto una trentina ogni anno”. Ecco perché “ci domandiamo se ha senso dare attuazione a un decreto di questo tipo, abbiamo già fatto controproposte al Governo ma evidentemente non c’è la volontà di accettarle. Eppure c’è un grido di dolore di tantissimi sindaci toscani”. Secondo l’assessore regionale, “in questo modo non si privilegia l’integrazione” visto che “non saranno più previsti corsi di lingua italiana avanzati, corsi di formazione professionale, e i Cas diventano un parcheggio in cui si sancisce che non si deve fare nulla dalla mattina alla sera”. 

Alla conferenza stampa in Regione, questa mattina, anche l’assessore comunale di Firenze Sara Funaro. “Siamo fortemente preoccupati, i dinieghi per protezione umanitaria andranno ad aumentare i migranti abusivi, che probabilmente si riverseranno nelle grandi città come Firenze e potrebbero diventare un problema di gestione del territorio e di sicurezza”. Inoltre, “con le poche risorse messe a disposizione, si rischia di arrivare a un sistema che smantella l’accoglienza diffusa, si rischiano centri di grandi dimensioni senza attenzione al territorio”.

 

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