Dl sicurezza, addetti all'accoglienza: centinaia di persone senza lavoro
BOLOGNA - Gli addetti dell'accoglienza, operatori delle coop sociali a rischio per i tagli previsti dal dl sicurezza, si rivolgono con una lettera aperta al sindaco Virginio Merola e alla sua giunta. La richiesta e' quella di essere coinvolti nella elaborazione delle misure anti-decreto Salvini, la risposta di Bologna alla nuova normativa, in fase di approvazione, che prevede anche una forte riduzione del sistema dell'accoglienza dei migranti. Con un impatto anche sull'occupazione. "Il decreto sicurezza andra' ad intraccare anche il lavoro degli operatori dell'accoglienza, che ha avuto un boom negli ultimi due anni e che quindi comprende moltissimi lavoratori", spiega Cecilia Muraro di Adl Cobas. "Con la riduzione degli appalti- sottolinea- il decreto andra' a tagliare posti di lavoro che ci sono. Il Comune ci dica, magari anche insieme alle cooperative, questo taglio che si andra' ad affrontare. Non e' una cosa da poco avere centinaia di persone senza lavoro da un momento all'altro". L'appello e' stato lanciato questa mattina da un gruppo di operatori proprio davanti al portone di Palazzo D'Accursio, dove nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha promesso di 'disapplicare' per quanto possibile la norma sotto le Due Torri.
"Chiediamo che le istituzioni preposte, in particolare l'amministrazione comunale, prendano parola- dice Tiziano, operatore nei Cas- e ci dicano come intendono non applicare il decreto Salvini alla luce dell'ordine del giorno approvato la settimana scorsa. Gia' in parecchi uffici pubblici vengono segnalati problemi nell'erogazione delle residenze e nel rinnovo delle iscrizioni anagrafiche. Il Comune covochi un tavolo con la presenza anche di noi operatori". (DIRE)