6 novembre 2015 ore: 15:16
Famiglia

Famiglia con figlio disabile grave costretta a vivere nella scuola abbandonata

Accade a Palermo dove i componenti abitano la scuola chiusa da 12 anni, insieme ad altre 21 famiglie. Elisabetta Ventimiglia: "Vorremmo una sistemazione dignitosa. Il comune ci aiuti per il bene di nostro figlio"
Suola abbandonata del Cep di Palermo 1

La suola abbandonata del Cep di Palermo dove vivono 22 famiglie

La scuola abbandonata del Cep di Palermo dove vivono 22 famiglie
Suola abbandonata del Cep di Palermo 1

PALERMO - Senza casa e con un figlio affetto da una malattia rara, la famiglia Diliberto chiede al comune di essere aiutata. Da alcuni mesi ha trovato una sistemazione molto precaria nella ex grande scuola Crispi, abbandonata da 12 anni, dove i componenti vivono insieme ad altre 21 famiglie arrivate negli ultimi due anni in momenti diversi. L'edificio si trova in una zona periferica della città all'interno del Cep, un villaggio di case popolari vicino a viale Michelangelo.

Suola abbandonata del Cep di Palermo 3

Da tempo la famiglia chiede al comune di avere una sistemazione dignitosa soprattutto per migliorare le condizioni di vita del loro piccolo Luigi, un bambino affetto dalla sindrome di Franceschetti, una malattia rara degenerativa, che ha bisogno di assistenza continua. Luigi è un bambino molto sveglio, vivace a cui piace disegnare. Il bambino, a causa della malattia, pesa soltanto 12 chili (fisicamente è indietro di due anni e mezzo) si alimenta prevalentemente con latte e omogeneizzati per una malformazione al palato, porta un apparecchio per l'udito e la notte ha bisogno di dormire con una macchinetta respiratoria senza la quale il suo respiro sarebbe soltanto del 46%. Il bambino, viene sottoposto a controlli ogni sei mesi e soffre anche di crisi epilettiche che i genitori hanno imparato a gestire. Luigi per muoversi ha bisogno di una sedia a rotella e adesso, essendo cresciuto dovrebbe passare ad un altro modello. "Mio figlio dovrebbe avere un'altra carrozzina ma mi hanno detto che fino a quando sono in uno stato di abusività non me la possono dare. Non capisco perché esiste tutto questo accanimento con noi poveri. Tutto questo è davvero un'ingiustizia". 

La famiglia per 11 anni ha vissuto regolarmente in una casa in affitto che si riusciva a pagare quando il marito (vedovo con tre figli di cui soltanto uno vive con loro) lavorava come trasportatore di bombole di gas. I problemi sono arrivati quando il marito di Elisabetta non è riuscito più a trasportare le bombole a causa dei forti problemi alla schiena dovuti allo spostamento di alcune vertebre. Con il tempo, quindi, l'unica piccola fonte economica 'sicura' è rimasta l'indennità di accompagnamento di Luigi -. Questa somma che viene erogata periodicamente viene sospesa quando il bambino deve sottoporsi al controllo. Una sospensione che può essere, a volte, di parecchi mesi aggravando il disagio della famiglia. La situazione è così sempre più precipitata e, dopo due sfratti e un contributo per l'alloggio di pochi mesi, l'unica possibilità è rimasta il trasferimento nella scuola abbandonata avvenuto lo scorso maggio. Oggi il papà di Luigi che porta un busto ortopedico e non può stare molto in piedi fa soltanto, in maniera saltuaria, il raccoglitore di ferro e di materiale da riutilizzare.

"Abbiamo scoperto la malattia di Luigi soltanto un anno fa - racconta Elisabetta Ventimiglia che ha 32 anni -. Prima di allora ci hanno fatto andare da un posto all'altro perché nessuno aveva capito cosa avesse il bambino. Purtroppo questa ex scuola è stata una soluzione necessaria, sicuramente meglio di dormire in macchina oppure di separarci come famiglia andando in posti diversi". "In questo posto ci aiutiamo a vicenda - e da poco, a volte, un frate francescano ci porta un poco di spesa per i bambini". Usufruendo dei grandi stanzoni della scuola la famiglia si è creata una 'casa' accogliente distribuita tra le ex-aule dell'istituto. 

I servizi sociali del comune conoscono la famiglia ma ancora non sono riusciti a dare risposte esaurienti. "Vorremmo una sistemazione dignitosa per il bene di nostro figlio. Adesso arriva l'inverno è questa scuola è freddissima - dice ancora Elisabetta -. Abbiamo, fortunatamente, le finestre nelle nostre stanze, ma nei corridoi non ci sono infissi. Ai servizi sociali del comune ho raccontato tutto - dice -. In un primo momento mi avevano proposto il social housing ma, dopo i primi aiuti previsti, con la situazione di mio marito e di mio figlio, non potremmo sostenere un affitto. Ci abbiamo già provato e sono arrivati gli sfratti. L'assessore Ciulla, durante l'evento pubblico di Miseria Ladra, ci ha promesso che avrebbe fatto qualcosa per noi. Stiamo ancora aspettando". La famiglia è iscritta nella lista d'emergenza casa anche, ultimamente, dal 74esimo posto e salita all'80esimo senza capirne il motivo. "Certe cose non riusciamo a capirle - dice -. Perché in graduatoria, anziché salire, scendiamo?". 

Suola abbandonata del Cep di Palermo 2

Il comitato di Lotta per la casa 12 luglio ha inviato una lettera al consiglio comunale, al sindaco e all'assessore alla casa, sollecitando le autorità ad intervenire per una proposta di modifica del regolamento di assegnazione delle case confiscate a favore delle famiglie che hanno persone gravemente disabili, andando in deroga alla graduatoria dell'emergenza casa. Considerata la gravita di questo caso come quello di altre due famiglie che vivono in altre zone della città, il comitato, ha inviato anche una ulteriore mail di sollecitazione al segretario particolare del sindaco, in cui si chiede espressamente al sindaco "in considerazione della eccezionale gravità dei casi, in considerazione dello stato di indigenza delle famiglie, in attesa che si modifichi, da parte del consiglio comunale, l'attuale regolamento che non tiene conto di questi casi eccezionali, che faccia una delibera sindacale che dia alle famiglie una casa, confiscata alla mafia o una casa in affitto in via del tutto eccezionale e provvisoria". (set)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news