Giovani, nei paesi Ue arriva il corpo europeo di solidarietà
ROMA - È stato presentato ufficialmente oggi a Bruxelles il Corpo europeo di solidarietà, a soli due mesi dall'annuncio del Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
Da oggi i giovani europei tra i 18 e i 30 anni possono accedere a nuove opportunità per “dare un contributo importante alla società in tutta l'UE e per acquisire un'esperienza inestimabile e competenze di grande valore all'inizio della loro vita lavorativa”, spiega una nota stampa della Commissione Europea. Nella stessa occasione sono state presentate una serie di misure per migliorare l'occupazione giovanile, migliorare e modernizzare l'istruzione, aumentare gli investimenti nelle capacità dei giovani e accrescere le opportunità di studio e apprendimento all'estero. “Le proposte odierne – dichiara ancora la Commissione - riuniscono per la prima volta a livello dell'UE diversi tipi di azione con un unico obiettivo: offrire maggiori opportunità ai giovani”.
"Il Corpo europeo di solidarietà – ha dichiarato Juncker - darà ai giovani che lo desiderano l'opportunità di dare un contributo significativo alla società e di dimostrare la propria solidarietà, cosa di cui il mondo e la nostra Unione hanno grande bisogno. Per me questa è da sempre l'essenza stessa dell'Unione europea. Non sono i trattati o gli interessi economici e industriali a tenerci uniti, ma i nostri valori, e coloro che lavorano nel volontariato vivono i valori europei ogni giorno". Nello specifico del nuovo Corpo europeo l’obiettivo è coinvolgere 100.000 giovani europei entro il 2020.
Soddisfazione per questa notizia è stata espressa dal Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, on. Luigi Bobba: “Finalmente l’Europa riscopre il suo cuore giovane. Finalmente riconosce che tra le giovani generazioni ci sono competenze, motivazioni e disponibilità per affrontare le crisi più gravi che coinvolgono molti Paesi della UE e generano una crescente esclusione di tante persone dalle opportunità di una vita buona e dignitosa”. “Sono felice che il presidente Juncker abbia raccolto la proposta del Governo italiano e che adesso si vogliano impegnare 100.000 giovani per costruire un’Europa più sociale e solidale”, continua il Sottosegretario in riferimento alla proposta di cui aveva parlato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel luglio del 2014 di fronte al Parlamento Europeo di istituire un Servizio civile europeo.
I partecipanti, dopo aver completato una semplice procedura di registrazione che si può fare già a partire dai 17 anni, potranno essere inseriti in un progetto, di norma sul territorio degli Stati membri dell'Unione europea, di volontariato o in un tirocinio, un apprendistato o un lavoro per un periodo da 2 a 12 mesi. I giovani potranno impegnarsi in un'ampia gamma di attività, in settori quali l'istruzione, l'assistenza sanitaria, l'integrazione sociale, l'assistenza nella distribuzione di prodotti alimentari, la costruzione di strutture di ricovero, l'accoglienza, l'assistenza e l'integrazione di migranti e rifugiati, la protezione dell'ambiente e la prevenzione di catastrofi naturali. Per le organizzazioni di accoglienza (governative, comuni, ONG e aziende)è prevista l’adesione ad una “carta del corpo europeo di solidarietà”, che ne stabilisce i diritti e le responsabilità durante tutte le fasi dell'esperienza di solidarietà.
Il Corpo europeo di solidarietà è aperto a tutti i giovani, siano essi studenti, lavoratori o disoccupati. “Ciò che è fondamentale – precisa la Commissione Europea - è la motivazione. Al momento della registrazione infatti (attraverso il Portale europeo per i giovani: www.europa.eu/solidarity-corps), si dovranno sottoscrivere la missione e i principi del Corpo europeo di solidarietà, i quali si basano su valori fondamentali dell'UE quali la solidarietà, il rispetto della dignità umana e dei diritti umani e la promozione di una società giusta ed equa nella quale predominino il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà e l'uguaglianza. I partecipanti contribuiranno a rafforzare la solidarietà tra i popoli, nel rispetto della loro cultura e delle loro tradizioni”.
Al termine delle attività, i partecipanti avranno diritto a ricevere un certificato del Corpo europeo di solidarietà, attestante la loro partecipazione a un progetto a livello europeo finalizzato ad affrontare i problemi della società e il loro impegno per promuovere il cambiamento. Sarà possibile registrarsi per i giovani già a partire da oggi. Gli abbinamenti tra i partecipanti e le organizzazioni dovrebbero iniziare nella primavera del 2017 e si prevede che i primi interventi avranno luogo entro giugno 2017. (FSp)