Lo chef terremotato porta la cucina marchigiana nel mondo
Andrea Giuseppucci
FIRENZE - Quel 30 ottobre, Andrea Giuseppucci lo ricorda come fosse ieri. Le scosse della terra, il panico per la strada. Da quel giorno, il ristorante La Gattabuia di Tolentino non esiste più. Muri crollati e sale inagibili. E lui, giovanissimo chef marchigiano tra i più rinomati d’Italia, perde il ristorante e il lavoro. Prima la disperazione, poi il riscatto.
- E’ giovane Andrea, ha soltanto 22 anni. Annovera nel suo curriculum una menzione speciale come chef emergente per il centro-sud Italia, è osannato dalle migliori guide enogastronomiche. Non molla. Butta il cuore oltre l’ostacolo e organizza una serie di cene di beneficenza in tutta Italia. Mette in scena i sapori della tradizione marchigiana. E con essi il suo talento. La sua cucina esplora il territorio in chiave moderna e innovativa. Quasi una provocazione, che però riscuote successo e fa solidarietà.
Poche settimane fa, la catena Eataly si accorge di lui e decide di lanciare un tour nazionale ed europeo della cucina marchigiana. Prima tappa è proprio Firenze, dove per tutto il mese di febbraio sarà possibile degustare presso l’Osteria di Sopra del ristorante Eataly in via Martelli, una cena esclusiva a base di prodotti marchigiani. Prossime tappe, dopo Firenze, saranno Torino, Milano, Monaco di Baviera, dove lo chef si tratterrà per due mesi. Poi ritorno in Italia, a Roma, e poi è in programma la tappa nella capitale danese Copenhagen. Oltre sei mesi lontani da Tolentino per non perdere l'opportunità di fare ciò che Andrea sa fare meglio: cucinare. Senza perdere il contatto con la critica, con i clienti, senza uscire di scena.