15 settembre 2017 ore: 14:03
Giustizia

Lotta a clienti prostitute, Nardella: altri ci seguano

Per il Comune di Bologna l'ordinanza contro la prostituzione firmata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, che parte dalle multe fino a prevedere procedimenti penali per i clienti, e' inefficace perche' sposta il problema altrove, in zone...

FIRENZE - Per il Comune di Bologna l'ordinanza contro la prostituzione firmata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, che parte dalle multe fino a prevedere procedimenti penali per i clienti, e' inefficace perche' sposta il problema altrove, in zone non interessate dalla misura. Nel caso di Firenze, stando al ragionamento della giunta emiliana, nei Comuni limitrofi, nelle terre di confine. E forse sara' anche per questo che Nardella in mattinata si e' lanciato in una sorta di appello: "Mi auguro che anche le altre amministrazioni dell'area metropolitana e del nostro Paese facciano lo stesso. Ieri ne ho parlato con alcuni sindaci alla festa nazionale de l'Unita' di Imola e ho visto grande attenzione".

E ancora: "Vedo che tanta gente chiacchiera, noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo adottato un provvedimento. E' chiaro che non e' la soluzione definitiva, ma e' un passo". Un provvedimento "meditato", frutto della legge Minniti con l'obiettivo, spiega, "di contribuire alla lotta contro lo sfruttamento della prostituzione. Perche'- sottolinea- noi guardiamo anzitutto alle tantissime donne schiave, ridotte in condizioni disumane e senza alcuna dignita'. E guardiamo anche al vergognoso mercato, alla vergognosa industria della prostituzione che arricchisce la criminalita' organizzata italiana e straniera".

Per il sindaco Nardella, in sostanza, "ognuno deve fare la propria parte" e in questo "proviamo anche a dare una risposta ai tanti cittadini che spesso si trovano in zone degradate, perche' la presenza della criminalita' organizzata che lucra sulla prostituzione rende le citta' meno sicure, soprattutto in periferia". A Firenze, quindi, "i controlli cominceranno gia' nelle prossime ore. Poi vedremo i risultati, ma siamo convinti di aver fatto qualcosa di buono prima di tutto per donne schiavizzate e mortificate, e contro la criminalita' organizzata che lucra su questo fenomeno. Questa e' una battaglia di civilta' prima che di legalita'". (DIRE)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news