4 dicembre 2014 ore: 16:02
Non profit

Maria Luisa, da 40 anni coi bambini dell’Ecuador: è la volontaria dell’anno

Cortinovis Beretta, 74 anni, sposata con due figli, originaria di Bergamo. Porta avanti il “Colegio San Gabriel”, un progetto formativo per ragazzi. Stamattina il riconoscimento della Focsiv (21ma edizione) e un incontro col papa
Stefano Dal Pozzolo/Contrasto per Focsiv Volontariato

La volontaria Maria Luisa Cortinovis Beretta. Foto: Stefano Dal Pozzolo/Contrasto per Focsiv

La volontaria Maria Luisa Cortinovis Beretta. Foto: Stefano Dal Pozzolo/Contrasto per Focsiv
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ROMA – E’ una donna la volontaria internazionale Focsiv dell’anno. 74 anni, sposata con due figli, originaria di Bergamo ma che da 40 anni vive a La Troncal, in Ecuador, dove porta avanti il “Colegio San Gabriel”, un progetto formativo per ragazzi. Il suo nome è Maria Luisa Cortinovis Beretta e il suo impegno nel volontariato inizia negli anni ’60 assieme al marito Sergio. Attualmente è volontaria Accri, Associazione di cooperazione cristiana internazionale per un a cultura di solidarietà tra i popoli  (socio Focsiv), con cui ha iniziato a cooperare fin dalla sua fondazione nel 1987.  

Il Premio del volontariato internazionale 2014, giunto alla ventunesima edizione, le è stato assegnato oggi durante  una conferenza stampa tenutasi presso la sede della Radio Vaticana a Roma, dopo che insieme alla famiglie e ad altri volontari è stata accolta da Papa Francesco in una udienza privata. A consegnare il premio, che si fregia dell'adesione del Presidente della Repubblica e della sua Medaglia di Rappresentanza, Gianfranco Cattai, presidente della Focsiv. “Un progetto  di sviluppo locale e laboratorio di fraternità, una piccola goccia che riteniamo utile a coltivare germogli di vita e di speranza in un oceano di indifferenza, ingiustizia ed esclusione – spiega Cattai raccontando le motivazioni del premio -. L'opera di Maria Luisa Cortinovis vuole contrastare ogni causa che genera iniquità, opponendosi con fermezza all’idea che l’uomo e il Creato siano solo oggetto di consumo, merce sacrificata sull’altare del profitto e sperimentando in prima persona, con la sua famiglia, uno stile di vita coerente alle parole del Vangelo”.

Il nome di Maria Luisa è stato scelto fra quelli di quattro finalisti di un’iniziativa che ha raccolto candidati fra tutte le realtà italiane impegnate nella solidarietà internazionale fino al 30 giugno 2014. I candidati sono stati presentati al pubblico con un video sulla loro esperienza. Le votazioni per selezionare 4 finalisti sono state raccolte online sul sito di Famiglia Cristiana e si sono concluse il 24 agosto con 11.449  voti registrati. Tra i finalisti anche Marco De Luca  (Cuba con Semi di Pace International), Elena Magoni (Kenya con Ai.Bi.) e Gianfranco Morino (Kenya con World Friends). A quest’ultimo la Menzione speciale da parte della Giuria “per il lavoro straordinario che sta svolgendo per curare chi non si può curare nelle baraccopoli di Nairobi”.

“Il riconoscimento non è mio – ha detto Maria Luisa Cortinovis Beretta -, ma di tante persone: volontari, persone che camminano per costruire un mondo migliore, che vivono e danno un senso alla loro vita per la solidarietà e soprattutto per tutte le persone che sono rimaste in Ecuador. La nostra comunità educativa è fatta di bambini, ragazzi, giovani, insegnanti e genitori e camminiamo insieme per creare una visione diversa dei paesi in via di sviluppo”. Nelle motivazioni della giuria, non solo la scelta di fare del volontariato “la propria scelta di vita”, condivisa con la propria famiglia, ma anche la decisione di scommettere sui giovani “attraverso la formazione integrale della persona”. Istruzione e formazione importanti per Maria Luisa per “rompere con quella dipendenza che ci fa abbassare la testa – spiega -. Dobbiamo dare a chi non ha le opportunità, la possibilità di guardare negli occhi le persone per far le scelte coerenti, giuste, personali e non le scelte degli altri”.

L’edizione 2014 del Premio del Volontariato Internazionale Focsiv ha potuto contare sul patrocinio di Radio Vaticana e del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e sul contributo dell'Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Raptim Travel, KLM e Fondazione Cariplo e sul sostegno de “Gli Amici del Premio”, testate che attraverso i loro canali hanno dato spazio ed eco all’iniziativa: Volontari per lo Sviluppo, Unimondo, Talenti Italiani, EMI, Rete Sicomoro, Popoli, Mondo e Missione, Missioni Consolata.

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