19 gennaio 2018 ore: 16:44
Immigrazione

Migranti, Napoli apre il "corridoio umanitario" per i rifugiati

Da una parte le universita' di Napoli L'Orientale e Federico II, che si impegnano a prevedere l'iscrizione gratuita per i richiedenti asilo; dall'altra il Comune di Napoli che fara' da 'ponte' tra le realta' territoriali e il ministero degli Esteri....
Accoglienza, mani di migranti - SITO NUOVO

NAPOLI - Da una parte le universita' di Napoli L'Orientale e Federico II, che si impegnano a prevedere l'iscrizione gratuita per i richiedenti asilo; dall'altra il Comune di Napoli che fara' da 'ponte' tra le realta' territoriali e il ministero degli Esteri. E' quanto sancito dal protocollo d'intesa per rafforzare le azioni di Napoli 'Citta' rifugio' in tema di accoglienza dei migranti, siglato stamattina a palazzo San Giacomo.

Con il sindaco de Magistris, a rappresentare il Comune, hanno firmato l'accordo anche gli atenei Federico II e l'Orientale, gli ospedali Santobono-Pausillipon e Betania, la Comunita' di Sant'Egidio e la chiesa metodista di Napoli, la GVC Onlus e l'associazione 'Chi rom... e chi no'.
"E' un'iniziativa a cui diamo un grande valore politico - ha spiegato il sindaco de Magistris -: da Napoli giunge il segnale che e' possibile costruire un modello di citta' rifugio, mettendo in rete realta' che lavorano per migliorare l'accoglienza dei migranti. Costruiamo 'ponti', in questo caso di dialogo, un tentativo per evitare di abbandonare queste persone che spesso si ritrovano su barconi della speranza e della tragedia".

Il protocollo vuole individuare azioni sinergiche per il rafforzamento dei percorsi di integrazione sociale e culturale, di acquisizione delle competenze linguistiche e delle abilita' lavorative e sociali, con l'obiettivo di favorire la stabilizzazione in Italia dei rifugiati. La Comunita' di Sant'Egidio, la Chiesa Cristiana del Vomero e la Chiesa Metodista di Napoli s'impegnano a facilitare il trasferimento sul territorio nazionale di migranti regolare, a favorire l'accoglienza e il loro inserimento socio-culturale.

Gli ospedali, quello pediatrico Santobono-Pausillipon e l'evangelico Betania, a garantire le cure necessarie ai minori che non hanno potuto servirsi di assistenza sanitaria nel proprio paese d'origine. L'Associazione 'Chi rom... e chi no' fornira' consulenza e presa in carico legale ai richiedenti asilo, con particolare riferimento al loro inserimento lavorativo e all'emancipazione professionale e culturale delle donne migranti. GVC Onlus mettera' a disposizione dei cittadini tutto il know how a disposizione, acquisito in 40 anni di esperienza nell'ambito della cooperazione. (DIRE)

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